Roma, 10 luglio 2000
ore 16:00

Pedofilia: inchiesta a Verona; societa' dietro siti Internet 

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Pedofilia: inchiesta a verona; societa' dietro siti internet ''Dietro al traffico dei siti pedofili di Internet ci sono grosse società che hanno sede in America e in Russia, con potenti provider collegati a società che raccolgono soldi da coloro che si collegano e scaricano il materiale pornografico''. Lo ha affermato il pm veronese Mario Giulio Schinaia che conduce l'inchiesta sulla pedofilia via Internet, con indagate una sessantina di persone, tra cui un prete, imprenditori, funzionari di banca, impiegati statali. ''Gli indagati sono distribuiti in parti uguali in tutto il territorio nazionale, non più al sud non più al nord - prosegue Schinaia senza entrare nello specifico dell'inchiesta che potrebbe portare a ulteriori sviluppi - ma sottolineo che si tratta di persone che si sono collegate con un certo sito sotto controllo e con un determinato tipo di carte di credito in un determinato periodo''. ''Tante altre ce ne sono - ha aggiunto il magistrato - che si collegano a centinaia di altri siti e con altre modalità, il fenomeno e' diffusissimo: c'è gente che spende quotidianamente centinaia di migliaia di lire per scaricare le fotografie di contenuto pedofilo''. Per l'inquirente, ''chi spende tutti questi soldi, spesso non resiste alla tentazione di lucrare a sua volta e quindi può incorrere, oltre che nella detenzione, anche nell'ulteriore distribuzione, tramite cessione o commercializzazione, del materiale pedofilo''. E, oltre a questo, vi e' - sottolinea Schinaia - chi a sua volta lo produce: e' questo il reato piu' grave''. In questo reato, il 600ter del codice penale, incorre chi - come, stando al materiale rinvenuto nella sua abitazione, il sacerdote torinese arrestato - compare nelle immagini di pornografia minorile e quindi le realizza o contribuisce a realizzarle. Il pm di Verona ha sottolineato infine di aver ricevuto ''grande collaborazione da parte degli istituti bancari: gli strumenti per contrastare lo sfruttamento sessuale minorile ci sono - ha detto - basta praticarli''. I protagonisti delle immagini scaricate dal sito pedofilo russo su cui si sono in particolare concentrate le indagini sono bambini a partire dai sei mesi di età.(Ansa)

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