Roma, 09 dicembre 1999

 TLC: raddoppiano i costi delle chiamate da fisso a "family"

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Immediata la reazione delle associazioni dei consumatori al decreto dell'Autorithy per le comunicazioni sulla riduzione dei costi delle chiamate da fisso a mobile.
"È vero che complessivamente le tariffe fisso-mobile si riducono del 29 per cento - ha affermato Elio Lannutti, presidente di Adusbef, l'Associazione di difesa degli utenti dei servizi bancari, finanziari, postali e assicurativi,- ma per chi chiama i "family" arriva una stangata che va dal 50 per cento al 100 per cento, perché le 204 lire al minuto che si pagano oggi, dal prossimo anno, in alcuni casi, raddoppieranno".
Mentre finora chiamare un "family" in ore non di punta costava 204 lire al minuto, con l'abolizione della distinzione tra "family" e "business" e con l'introduzione delle fasce orarie, "non ci saranno più tariffe inferiori alle 310 lire al minuto e quindi - ha proseguito Lannutti - ci sarà un aggravio come minimo del 50 per cento". Sotto accusa anche le mancate promesse dell'Autorità, come l'introduzione del messaggio vocale, che avrebbe dovuto informare il consumatore del costo della telefonata. "Probabilmente, su pressione di Telecom Italia - ha commentato il presidente dell'Adusbef - non hanno più preso questo provvedimento.

Certamente non ci sono ragioni tecniche". E mentre si ritiene soddisfatta per la liberalizzazione della telefonia che l'Autorità sta portando avanti, l'Adusbef avverte i consumatori: "non è vero che non si pagherà più il canone a Telecom Italia, ma lo si continuerà a pagare sotto altre forme agli altri operatori". (Agi)

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