Roma, 07 luglio 2000
ore 14:30

Internet: Fbi teme sbarco giapponese nelle tlc usa

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Nippon Telegraph & Telephone (Ntt), l'azienda telefonica di Tokio al 53% del governo Giapponese, dovra' fronteggiare l'Fbi se vorra' concludere l'acquisto di Verio, il fornitore d'accesso a Internet delle piu' importanti aziende americane.Negli ultimi anni l'Fbi ha piu' volte ostacolato le trattative fra aziende americane e straniere nel mondo delle tlc, non vedendo di buon occhio la minore possibilita' di sorveglianza delle reti nel caso di cessioni ad aziende non statunitensi. Se Verio verra' acquistata da Ntt che ha di recente alzato l'offerta fatta a maggio di 5,5 miliardi di dollari (circa 11mila miliardi di lire), l'Fbi non sara' piu' in grado di eseguire intercettazioni telefoniche o di mandare gli ordini di comparizione necessari per le proprie investigazioni. Dovra' infatti chiedere il permesso ai governi stranieri prima di poter accedere alle reti. Stewart Baker, un avvocato specializzato nelle cause di Internet, ha fatto notare che l'affare non potra' andare in porto a meno che Ntt non si adegui alle condizioni imposte dall'Fbi. Il colosso giapponese ha garantito che fara' tutto il possibile per accontentare il dipartimento alla Giustizia, ma una speciale commissione che si occupa di investimenti stranieri, dopo aver analizzato il caso per 30 giorni, ha deciso che rimandera' la propria decisione alla fine di agosto. (Ansa)

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