Roma, 07 giugno 2000
ore 10:00

Parlamentari "analfabeti" del web

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Confondono portali e motori di ricerca e si difendono chiamando in causa i propri figli, loro sì esperti navigatori del Web. Stiamo parlando dei parlamentari italiani, a cui, secondo un sondaggio commissionato dalla Diners, non farebbe male un corso accelerato sulle nuove tecnologie. Il sondaggio, infatti, rivela che la maggior parte dei nostri onorevoli, in fatto di Internet, e' ancora poco più che analfabeta. Su 100 parlamentari intervistati, 57 del centrosinistra e 43 del centrodestra, più della metà e' stata confinata nella categoria degli "analfabeti", 18 hanno meritato la definizione di "postini" (quelli che usano Internet solo per mandare e ricevere e-mail), 20 si sono dimostrati "navigatori" accettabili e solo 6 hanno meritato il titolo di "Cristoforo Colombo". Il fatto più grave è che ''dalle risposte e dall'atteggiamento emerge anche una certa vergogna per non saperne di piu', una rassegnazione, un uso della bugia per ben impressionare l'intervistatore e un uso molto approssimativo della terminologia web''. Dai risultati del sondaggio emerge una maggiore attitudine ai nuovi media da parte del centrodestra: quattro dei sei 'Cristoforo Colombo' appartengono a questo schieramento, mentre solo due si collocano nel centrosinistra. Niente di meglio, infine, sul fronte delle donne. Ripetuto al femminile, riferiscono i ricercatori, il sondaggio ha dato gli stessi identici risultati, con una sola Cristoforo Colombo in gonnella, anche lei del centro destra. (Ansa)

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