Confondono
portali e motori di ricerca e si difendono chiamando in causa i
propri figli, loro sì esperti navigatori del Web. Stiamo
parlando dei parlamentari italiani, a cui, secondo un sondaggio
commissionato dalla Diners,
non farebbe male un corso accelerato sulle nuove tecnologie. Il
sondaggio, infatti, rivela che la maggior parte dei nostri
onorevoli, in fatto di Internet, e' ancora poco più che
analfabeta. Su 100 parlamentari intervistati, 57 del
centrosinistra e 43 del centrodestra, più della metà e' stata
confinata nella categoria degli "analfabeti", 18 hanno
meritato la definizione di "postini" (quelli che usano
Internet solo per mandare e ricevere e-mail), 20 si sono
dimostrati "navigatori" accettabili e solo 6 hanno
meritato il titolo di "Cristoforo Colombo". Il fatto
più grave è che ''dalle risposte e dall'atteggiamento emerge
anche una certa vergogna per non saperne di piu', una
rassegnazione, un uso della bugia per ben impressionare
l'intervistatore e un uso molto approssimativo della
terminologia web''. Dai risultati del sondaggio emerge una
maggiore attitudine ai nuovi media da parte del centrodestra:
quattro dei sei 'Cristoforo Colombo' appartengono a questo
schieramento, mentre solo due si collocano nel centrosinistra.
Niente di meglio, infine, sul fronte delle donne. Ripetuto al
femminile, riferiscono i ricercatori, il sondaggio ha dato gli
stessi identici risultati, con una sola Cristoforo Colombo in
gonnella, anche lei del centro destra. (Ansa) |