Roma, 05 maggio 2000
ore 09:45

Pirateria: coinvolti cinque dipendenti Intel

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Cinque dipendenti Intel, la più nota industria di processori del mondo, sono accusati di aver scambiato hardware con software pirata. Il reato è stato riscontrato nel corso di un'indagine dell'Fbi che ha portato all'incriminazione di 17 persone, due delle quali europee, per la violazione del copyright di 5000 programmi informatici. Dodici dei coinvolti appartenevano a "Pirates with attitudes" (Pwa), un gruppo di hacker già noto alle autorità federali. Il loro sito era localizzato su un computer dell'Università di Sherbrooke nel Quebeq. Nel 1998 gli impiegati della Intel hanno fornito al sito canadese componenti hardware per aumentarne la capacità ottenendo in cambio software pirata. La compagnia era all'oscuro di tutto. Tra i pirati informatici membri del Pwa c'era anche un ex dipendente Microsoft, il trentaduenne Robin Rothberg detto Marlenus, che ha invece fornito copie dei programmi dell'azienda di Redmond. Del gruppo facevano parte anche un cittadino belga e uno svedese. "Questa è la più ampia inchiesta sulla violazione del copyright in Internet finora realizzata" - ha dichiarato Kathleen McChesney, responsabile dell'ufficio Fbi di Chicago. Se verranno ritenuti colpevoli, gli imputati rischiano cinque anni di detenzione e sanzioni pecuniarie fino a 250 mila dollari (500 milioni di lire). (Reuters)

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