Il giudice
federale Thomas Penfield Jackson ha stabilito che Microsoft
ha violato la legislazione anti-trust. Il gigante del software
ha abusato della sua posizione di monopolio sui sistemi
operativi per tentare di controllare anche il mercato dei
programmi di navigazione telematica. Il verdetto espone la
società ad ammende severe che potrebbero includere anche lo
scorporamento. Le sanzioni, tuttavia, non verranno decise prima
di alcuni mesi. Bill Gates ha già annunciato che ricorrerà in
appello. "Questo giudizio è fuori dal mondo" - ha
dichiarato - "La realtà che i consumatori conoscono è che
i nostri prodotti hanno contribuito a rendere i Pc più
accessibili e alla portata di milioni di persone". Il Dipartimento
di giustizia si è, invece, compiaciuto per la sentenza.
"Questa decisione" - ha detto Joel Klein, che dirige
la divisione anti-trust - beneficerà i consumatori e stimolerà
la concorrenza e l'innovazione nell'industria tecnologica".
Microsoft è stata accusata dal Dipartimento di giustizia e da
19 stati di aver infranto le norme dell'Atto di Sherman. La
posizione dominante non è considerata illegale mentre lo è
l'abuso di tale posizione. Secondo il tribunale la compagnia di
Redmond ha tenuto una condotta anti-concorrenziale a dannno sia
dei competitori che dei consumatori. Tale constatazione di fatto
era già stata pronunciata a novembre. In seguito il giudice
aveva concesso alle parti un periodo di tempo per trovare un
accordo ma il tentativo di mediazione è fallito. (Reuters) |