Roma, 04 aprile 2000
ore 10:00

Microsoft colpevole

stampa

chiudi

Il giudice federale Thomas Penfield Jackson ha stabilito che Microsoft ha violato la legislazione anti-trust. Il gigante del software ha abusato della sua posizione di monopolio sui sistemi operativi per tentare di controllare anche il mercato dei programmi di navigazione telematica. Il verdetto espone la società ad ammende severe che potrebbero includere anche lo scorporamento. Le sanzioni, tuttavia, non verranno decise prima di alcuni mesi. Bill Gates ha già annunciato che ricorrerà in appello. "Questo giudizio è fuori dal mondo" - ha dichiarato - "La realtà che i consumatori conoscono è che i nostri prodotti hanno contribuito a rendere i Pc più accessibili e alla portata di milioni di persone". Il Dipartimento di giustizia si è, invece, compiaciuto per la sentenza. "Questa decisione" - ha detto Joel Klein, che dirige la divisione anti-trust - beneficerà i consumatori e stimolerà la concorrenza e l'innovazione nell'industria tecnologica". Microsoft è stata accusata dal Dipartimento di giustizia e da 19 stati di aver infranto le norme dell'Atto di Sherman. La posizione dominante non è considerata illegale mentre lo è l'abuso di tale posizione. Secondo il tribunale la compagnia di Redmond ha tenuto una condotta anti-concorrenziale a dannno sia dei competitori che dei consumatori. Tale constatazione di fatto era già stata pronunciata a novembre. In seguito il giudice aveva concesso alle parti un periodo di tempo per trovare un accordo ma il tentativo di mediazione è fallito. (Reuters)

chiudi