Roma, 04 febbraio 2000

Usa: Pubblicità on line per i candidati alla presidenza

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La campagna elettorale per la Casa Bianca ha scoperto un nuovo strumento propagandistico: la pubblicità in rete. "Questo sarà ricordato come un anno rivoluzionario per le politiche elettorali" - ha dichiarato Roger Stone, direttore della società di servizi on line Juno. "I candidati hanno impiegato molto tempo a integrare Internet nelle loro strategie" - aggiunge Jonah Sieger di MindShare Internet Campaigns - "ma ormai il mercato delle campagne elettorali e della comunicazione politica on line è esploso". I quattro aspiranti presidenti hanno cominciato a trasmettere spot in rete e si prevede che la spesa destinata a tale scopo aumenti con l'avvicinarsi del voto. Greg Sedberry, responsabile della campagna elettorale di George Bush, si dichiara soddisfatto della risposta del popolo del web: "i dati sono positivi, sia per il numero di clic che per la durata dei collegamenti". Anche il concorrente di Bush alle primarie repubblicane, John McCain ha puntato su Internet acquistando banner pubblicitari su più di cento siti della Virginia. Neanche i democratici sottovalutano le potenzialità della rete telematica benché, paradossalmente, l'attuale vice presidente Al Gore, di cui è noto l'entusiasmo per Internet, è stato l'ultimo ad avvalersene. Bill Bradley, invece, sta conducendo una campagna web mirata in modo particolare ai navigatori del New Hampshire, dell'Iowa e della California. Ciò che maggiormente suscita l'interesse dei comitati elettorali per Internet è la possibilità di raggiungere i sostenitori in modo diretto e di raccoglierne tempestivamente i contributi. Si calcola che McCain abbia ricevuto via web oltre 700 mila dollari (quasi un miliardo e mezzo di lire) e Bradley addirittura 3 milioni di dollari (oltre 5 miliardi di lire). Senza contare che, almeno per il momento, acquistare spazi pubblicitari su Internet costa meno rispetto ai tradizionali media. (Internetnews)

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