Roma, 03 febbraio 2000

Clinton: un piano per combattere il gap tecnologico

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"Connettersi alla rete deve diventare un'abitudine diffusa come chiamare qualcuno al telefono". È quanto ha dichiarato il presidente Clinton, in visita presso i laboratori informatici delle scuole americane. "Questo deve essere il nostro obiettivo - ha sottolineato Clinton - per eliminare il divario tecnologico che divide il nostro paese". Il presidente degli Stati Uniti ha quindi presentato il progetto multimiliardario che permetterà anche agli americani di basso reddito e alle minoranze di utilizzare le nuove tecnologie. Il piano prevede di inserire nel bilancio di spesa per l'anno 2001 incentivi fiscali pari a 2 miliardi di dollari, per 10 anni, allo scopo di incoraggiare le aziende a donare computer agli utenti meno abbienti, a sponsorizzare centri telematici e a finanziare corsi informatici per gli impiegati. C'è anche la proposta di stanziare 380 milioni per corsi di perfezionamenti sulle nuove tecnologie rivolti agli insegnanti e per creare centri di collegamento Internet presso le comunità e i quartieri più poveri. Il presidente chiederà al Congresso anche di mettere a disposizione delle aziende 25 milioni di dollari per costruire reti nelle aree più emarginate. "Sarebbe drammatico - ha aggiunto Clinton - che uno strumento che ha abbattuto le barriere tra i popoli più di ogni altro evento della storia dell'uomo, innalzasse un nuovo muro, perché non tutti hanno la possibilità di utilizzarlo. Ogni cittadino deve poter disporre di un computer e di un accesso alla rete, e deve essere in grado di usare le nuove tecnologie". Il presidente americano ha anche annunciato la costituzione di un comitato di esperti hi-tech, da lui presieduto, che si recherà nelle aree più povere del paese, in aprile, per promuovere nuovi investimenti nelle zone più emarginate dalla new economy. (Ap)

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