"Connettersi alla rete deve diventare un'abitudine diffusa come
chiamare qualcuno al telefono". È quanto ha dichiarato il
presidente Clinton,
in visita presso i laboratori informatici delle scuole americane.
"Questo deve essere il nostro obiettivo - ha sottolineato Clinton -
per eliminare il divario tecnologico che divide il nostro paese".
Il presidente degli Stati Uniti ha quindi presentato il progetto
multimiliardario che permetterà anche agli americani di basso reddito e
alle minoranze di utilizzare le nuove tecnologie. Il piano prevede di
inserire nel bilancio di spesa per l'anno 2001 incentivi fiscali pari a
2 miliardi di dollari, per 10 anni, allo scopo di incoraggiare le
aziende a donare computer agli utenti meno abbienti, a sponsorizzare
centri telematici e a finanziare corsi informatici per gli impiegati.
C'è anche la proposta di stanziare 380 milioni per corsi di
perfezionamenti sulle nuove tecnologie rivolti agli insegnanti e per
creare centri di collegamento Internet presso le comunità e i quartieri
più poveri. Il presidente chiederà al Congresso
anche di mettere a disposizione delle aziende 25 milioni di dollari per
costruire reti nelle aree più emarginate. "Sarebbe drammatico - ha
aggiunto Clinton - che uno strumento che ha abbattuto le barriere tra i
popoli più di ogni altro evento della storia dell'uomo, innalzasse un
nuovo muro, perché non tutti hanno la possibilità di utilizzarlo. Ogni
cittadino deve poter disporre di un computer e di un accesso alla rete,
e deve essere in grado di usare le nuove tecnologie". Il presidente
americano ha anche annunciato la costituzione di un comitato di esperti
hi-tech, da lui presieduto, che si recherà nelle aree più povere del
paese, in aprile, per promuovere nuovi investimenti nelle zone più
emarginate dalla new economy. (Ap) |