Roma, 02 maggio 2000
ore 11:10

Usa, la responsabilità delle e-mail abusive non è dei provider

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 Gli Internet Service Provider non sono responsabili dei messaggi elettronici dei propri utenti. Lo ha stabilito la Corte Suprema degli Stati Uniti, rigettando le accuse lanciate contro il provider Prodige Service da Alex Lunney, vittima di "un infantile navigatore burlone", come lo ha definito la Corte, che nel 1994 inviò alcuni messaggi osceni spacciandosi per lui. "L'e-mail - sostiene la Corte - non è altro che una versione aggiornata del telegrafo" e come tale la responsabilità dei suoi contenuti è individuale. E se la decisione è stata accolta con soddisfazione dai provider americani, non è difficile prevedere le proteste di alcuni paesi europei. Tra questi la Gran Bretagna, che solo qualche mese fa ha emesso una sentenza opposta: la responsabilità dei contenuti pubblicati sulla rete ricade infatti sui provider inglesi. (Hot)

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