Politici
ed economisti hanno avanzato la proposta di smembrare il gigante
Microsoft
per risolvere la posizione irregolare della compagnia di fronte
alla legislazione anti-trust. Tocca ora alla società di Bill
Gates convincere la corte e l'opinione pubblica che questa
sanzione non sarebbe adeguata. Il giudice ha stabilito che
l'azienda dovrà presentare una contro-proposta entro il
prossimo 10 maggio ma, prima di inviare la documentazione in
tribunale, i dirigenti Microsoft hanno deciso di rivolgersi
direttamente alla gente. Per risollevare l'immagine dell'impresa
agli occhi del pubblico è stata avviata una colossale campagna
pubblicitaria. Intere pagine sono state acquistate sui
principali quotidiani per spiegare ai consumatori che una
divisione dell'azienda nuocerebbe anche ai loro interessi.
"Lo smantellamento di Microsoft" - scrivono il
presidente Bill Gates e l'amministratore delegato Steve Ballmer
- "darebbe il segnale che le imprese che hanno troppo
successo vanno incontro a sanzioni, segnale che sarebbe certo
bene accolto dai competitori stranieri che tentano di scavalcare
gli Stati Uniti nella leadership mondiale nella
tecnologia". (Reuters) |