Gli utenti dei siti americani dedicati alla salute rischiano che le
informazioni che li riguardano non rimangano riservate. Lo rivela una
ricerca della fondazione non profit California
HealthCare Foundation. I nomi dei navigatori non vengono rivelati ma
sembra che invece le registrazioni delle loro attivitą web nei siti di
divulgazione medica vengano cedute a terzi, col pericolo che si possa
risalire ai dati sanitari. La ricerca ha valutato la tutela della
privacy on line in 21 siti. Dei 14 che passano informazioni ad altri
operatori, solo 5 avvisano i consumatori e ben 6 non richiedono ai
partner garanzie sulla tutela della privacy. Pił della metą fornisce i
dati alle societą titolari dei banner pubblicitari presenti nel sito.
Solo 11 siti, inoltre, danno agli utenti la possibilitą di visualizzare
le informazioni rilasciate ed, eventualmente, modificarle o cancellarle.
Mark Smith, presidente della fondazione, ritiene necessarie nuove regole
per Internet e Deirdre Mulligan, consigliere del Center
for democracy and technology, commentando il rapporto, sottolinea
"il divario tra i principi e la loro applicazione" in materia
di riservatezza dei dati personali. (Usa Today) |