Il presidente americano si appella alle
agenzie governative per trovare rapidamente le frequenze che servono
ad aprire ai servizi wireless di terza generazione. Il primo passo
verso la rincorsa all'UMTS europeo? Gli uccelli del malaugurio gli
hanno detto che l'Europa corre sul wireless e che la terza generazione
di telefonini ultraveloci (3G) potrebbe consentire al Vecchio
Continente uno sviluppo della Rete tale da colmare il gap con gli
Stati Uniti. E così, il presidente Bill Clinton ha deciso di fare
quello che le imprese di settore chiedono da molti mesi: imporre alle
agenzie governative di ricercare lo spettro di frequenze necessarie ad
aprire ai servizi wireless di terza generazione. Clinton ha inviato
nelle scorse ore una circolare esecutiva a tutti i ministeri chiave
invitandoli ad un lavoro comune e veloce nell'identificazione della
banda necessaria. Entro il 15 novembre l'amministrazione conta di aver
individuato la banda che serve.
Per le imprese di settore, che hanno
accolto con entusiasmo la "mossa" di Clinton, si tratta del
primo passo verso la creazione di quei servizi multimediali che la
terza generazione della telefonia mobile promette da oggi anche agli
Stati Uniti dopo aver già furoreggiato in Europa. Proprio in queste
settimane, come noto, in Italia si tiene la gara per l'assegnazione
delle licenze UMTS che consentiranno agli operatori nostrani di
lavorare nella direzione dei servizi wireless extralusso.(Lam)
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