Roma,01 Settembre 2000
ore 16:00

Caccia aperta ai pedofili della Rete

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La caccia al pedofilo via Internet è ormai aperta e la guerra dichiarata su tutta la Rete. Vi partecipano forze dell'ordine, associazioni, singoli cittadini che operano con passione e indignazione. Ma attenzione, non tutto, su Internet, è come potrebbe sembrare. Lo sa bene un ragazzino di Milano che si è visto inserire i propri numeri di telefono in un sito pedofilo. Qualcuno, tanto esperto da far perdere le proprie tracce ha lasciato un messaggio inequivocabile: "Mi chiamano l'inglese per le mie origini. Sono un bell'uomo di quarant'anni, cerco bambini al di sotto dei sei anni per i miei giochetti feticistici e sadomasochistici. Sono disposto a pagare bene". Fin qui il messaggio, seguono due numeri di telefono ai quali però risponde un ragazzo di quindici anni che cade letteralmente dalle nuvole. Scherzo di cattivo gusto, crudele vendetta o altro? L'adolescente milanese non è in grado di rispondere ma una punta di panico comincia a farsi strada, visto quello che succede in Inghilterra. Difendersi è impossibile. Proprio perché la Rete non concepisce controlli o censure. (Agi)

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