La caccia al pedofilo
via Internet è ormai aperta e la guerra dichiarata su tutta la Rete.
Vi partecipano forze dell'ordine, associazioni, singoli cittadini che
operano con passione e indignazione. Ma attenzione, non tutto, su
Internet, è come potrebbe sembrare. Lo sa bene un ragazzino di Milano
che si è visto inserire i propri numeri di telefono in un sito
pedofilo. Qualcuno, tanto esperto da far perdere le proprie tracce ha
lasciato un messaggio inequivocabile: "Mi chiamano l'inglese per
le mie origini. Sono un bell'uomo di quarant'anni, cerco bambini al di
sotto dei sei anni per i miei giochetti feticistici e sadomasochistici.
Sono disposto a pagare bene". Fin qui il messaggio, seguono due
numeri di telefono ai quali però risponde un ragazzo di quindici anni
che cade letteralmente dalle nuvole. Scherzo di cattivo gusto, crudele
vendetta o altro? L'adolescente milanese non è in grado di rispondere
ma una punta di panico comincia a farsi strada, visto quello che
succede in Inghilterra. Difendersi è impossibile. Proprio perché la
Rete non concepisce controlli o censure. (Agi) |