Il telefono cellulare
non trova il segnale da una cinquantina di chilometri; la strada e'
diventata una strada di campagna ancora asfaltata ma piena di buche
fangose da dieci chilometri. Benvenuti a Nangal Chaudhary, sede del
primo Internet Caffe' rurale dello stato dell' Haryana, nell' India
settentrionale. Quattromila abitanti, in gran parte contadini della
casta (bassa) dei Jat, Nangal Chaudhary e' sporco e sonnacchioso come
gran parte dei seicentomila villaggi dove, incurante della
recentemente acquisita bomba atomica e del boom dell' industria del
software, vive il 70 per cento della popolazione dell'India, cioe'
circa 700 milioni di persone. Una ragazza tribale, con bracciali
d'osso che le ricoprono interamente le braccia e il velo bordato d'oro,
sta pigramente seduta su un cammello accucciato proprio sotto
all'insegna che annuncia con grandi lettere colorate: ''il primo
Internet Caffe' dell'Haryana, 70 rupie per un' ora''. E' pomeriggio, e
nel Caffe' - una piccola e decorosa stanza che si affaccia sulla via
principale del villaggio - ci sono cinque giovani. (Ansa) |