Migliaia di sudcoreani
hanno paralizzato il sito ufficiale del ministero dell'informazione
per protestare contro nuove leggi più restrittive su Internet che
entreranno in vigore l'anno prossimo. ''E' la prima volta che siamo
attaccati dagli hacker'', ha detto un funzionario del ministero,
secondo una televisione locale. La home-page del ministero è stata
bloccata per nove ore a partire da mezzogiorno dello scorso 26 agosto.
Un gruppo di azione civile denominato Progressive network center (Pnc)
ha affermato che il sito governativo non è stato colpito da hacker ma
'intasato' da migliaia di connessioni contemporanee. ''Il blocco è
stato causato da una saturazione di accessi in seguito alla nostra
proposta di fare una protesta online contro le nuove leggi su
Internet'', ha detto il Pnc in un comunicato. Le norme che entreranno
in vigore nel 2001 porranno regole e sanzioni più severe contro gli
abusi e le violazioni della privacy in Rete e per impedire l'accesso
dei minorenni ai siti pornografici. Ma il Pnc teme che le autorità
usino le nuove leggi per aumentare la censura e controllare le
informazioni sul Web. (Ansa-Reuters) |