Roma,02 Ottobre 2000
ore 9:30

A New York una banca dati del DNA per combattere i crimini sessuali.

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Migliaia di casi di violenza sessuale perpetrati nella città di New York potranno essere risolti grazie alla biotecnologia. La città ha stanziato infatti 12 milioni di dollari per effettuare nei prossimi tre anni la prova del DNA su 12 mila “kit dello stupro” contenenti frammenti di pelle, capelli, sangue, sperma e saliva, raccolti sulle vittime di crimini a sfondo sessuale. Lo ha annunciato il sindaco Rudolph Giuliani, aggiungendo che se il programma avrà successo, si procederà all’analisi e alla schedatura di altri 4mila campioni.
Saranno tre laboratori ad effettuare il test, servendosi della tecnologia messa a punto dalla società GeneSeek (http://www.geneseek.com/index.htm). Dall’analisi computerizzata dei residui dei materiali contenuti in ogni kit, sarà possibile risalire a un codice genetico unico, che entrerà a far parte di una speciale banca dati. I periti legali potranno quindi confrontarlo con quello appartenente ai criminali già schedati nei database della città e dello stato.
L’iniziativa nasce dalla considerazione che in molti casi di stupro, l’aggressore è sconosciuto, ma lascia comunque delle tracce che permettono di risalire al suo DNA. E queste tracce sono regolarmente raccolte durante la visita medica ospedaliera cui vengono sottoposte le vittime della violenza.Un programma del genere consentirà non solo di riconoscere i colpevoli, ma anche di scagionare gli innocenti, evitando possibili errori giudiziari. (elg)

 

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