Da: Sergio D'Arpa ottobrerosso@portaportese.it
Date: 25/02/97
Time: 16.06.23
Remote Name: 195.31.194.13
Sono un service provider, quindi non fornisco accessi, fornisco servizi in linea, per i miei utenti , e per gli utenti dei miei clienti, clienti che vogliono proporre servizi ad alto valore aggiunto su Internet. C'è una cosa che mi allibisce, di fronte all'utente finale, la sua ignoranza su il discorso Internet. Non quella ignoranza di carattere tecnico, il come si fà... ma quella del che cosa si può fare. Mi spiego con un esempio che potrebbe essere reale, non voglio far capire che cosa è Java, o come funzionano i controlli Activex al fruttivendolo, ma voglio far capire al fruttivendolo e al suo grossista i vantaggi di Internet. Cioè il fruttivendolo non va la mattina alle 5 a comprare la frutta, e il grossista non fa partire più la mia merce di notte con il rischio d'impresa elevato, vendo o non vendo? Ma consentire la connessione tra i due in modo telematico, e in tempo reale: io fruttivendolo compro comodamente dal mio negozio, e il grossista riduce al minimo il suo rischio d'impresa. Questo è quello che la gente deve sapere! La potenzialità della rete per tutti, iniziare ad abbondonare il pensiero tridimensionale e geografico, verso un pensiero di potenzialità comuni. Dove l'idea di ognuno avrà un peso e un valore, dove non esisteranno più confini geografici e di cultura, a parte la lingua, l'unico ostacolo. Ma la cultura non si appiatirà mai, perchè avendo in possesso tutto lo scibile umano il singolo sceglierà, con pari opportunità la cosa che più lo attira e lo stimola, elevendo ad un livello superiore la sua cultura e quella comune innescando così un circolo vizioso di grande valore per l'intera popolazione che parla la sua lingua.Ma questo concetto di:" collegatevi tutti alla rete,prima non è mai manifesto". Anche la vostra trasmissione , ad iniziare dall'orario non si rivolge alla gente, alla massa al grande pubblico. Ma si rivolge a quegli esperti che vogliono sapere qualcosa in più, ma non fomentate i tizzoni ardenti della "rivolta" informatica, ormai incandescenti. Non passa il messaggio del computer=futuro anche per l'operaio, no computer nuovo ignorante, e che TUTTI possono imparare a utilizzarlo, ultrasettantenni compresi. Ho voluto essere duro perchè il messaggio è importante, è grande ed è rivoluzionario. Spesso si parla di rivoluzione informatica come una partita di calcio importante e non come qualcosa che a breve cambierà la vita di miliardi di persone, noi comprese. Un solo augurio che la paura non abbia il sopravvento. Sarà un futuro meraviglioso. Sergio D'Arpa