Internet e la massoneria

Da: editor@vjco.it
Date: 16/02/97
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Internet e la massoneria

".......La fortuna guida le nostre cose meglio di quel che potremmo desiderare; perché, guarda lì, amico Sancho Panza, dove si scorgono trenta, o poco più, smisurati giganti con i quali mi propongo di venire a battaglia e di ucciderli tutti, in modo che con le loro spoglie cominceremo ad arricchirci, che questa è buona guerra, ed è rendere un gran servigio a Dio togliere questa mala semenza dalla faccia della terra." "Che giganti ?" domandò Sancho Panza. "Quelli che vedi lì," rispose il suo padrone, "dalle lunghe braccia, che alcuni possono averle di quasi due leghe." "Badi la Signoria vostra," replicò Sancho, "che quelli che si vedono là non son giganti, ma mulini a vento, e ciò che in essi sembrano braccia sono le pale che, girate dal vento, fanno andare la pietra del mulino." "E’ chiaro," disse don Chisciotte, "che non te ne intendi di avventure; quelli sono giganti; e se hai paura togliti da qui e mettiti a pregare, mentre io combatterò con essi un’aspra e impari battaglia..........."

Su di uno dei maggiori quotidiani nazionali leggo la posizione assunta dalla Massoneria Italiana, capeggiata dall’ Avv. Virgilio Gaito (Gran Maestro della Gran Loggia Ordinaria del Grande Oriente d’Italia) a proposito di Internet : "Gli sviluppi della tecnologia stanno preparando per i giovani una pericolosissima trappola di cui ancora non si percepiscono gli effetti devastanti ma che è doveroso da parte nostra allontanare. Come è ormai noto nel mondo della comunicazione oggi va vertiginosamente aumentando il numero degli utilizzatori di Internet che per la quasi totale assenza di regole sono esposti a ricevere e abilitati a diffondere qualsiasi tipo di notizia o informazione, anche le più folli, incontrollate, diffamatorie, mistificatorie."

Mi pare quasi superfluo commentare tali affermazioni, se conoscete la rete Internet per averla navigata, anche per poco, vi avrete trovato di tutto : pagine utili, pagine inutili, pagine oscene, pagine ridicole e pagine sbagliate ma certamente non ci avrete trovato né il diavolo, né le sue trappole. La battaglia che l’Avvocato Gaito ha intrapreso, a mio avviso di Don Chisciottiana memoria, pare non condivisa nemmeno oltreoceano dove le pagine massoniche ufficiali sono molte e ben realizzate. Alcune di queste intelligentemente hanno perfino i link, cioè i collegamenti, sulle pagine antimassoniche, il che equivale a mostrare al lettore, o se preferite al navigante, i due piatti della bilancia per lasciarlo libero di giudicare in base alla sua cultura, intelligenza e senso critico. Concordo pienamente sulla necessità di responsabilizzare chi introduce in rete certo materiale ovvero i fornitori di accesso alla rete, ma vorrei anche far notare che tutti i mass-media possono fare buona o cattiva informazione e non è criminalizzando o imbavagliando la rete che si ottiene la purezza dell’informazione. A ben guardare qualche falsità o qualche assurdità circolante in rete può anche essere educativa perché insegna a dubitare di ciò che leggiamo e magari a spingerci ad un maggiore approfondimento dell’argomento. Gli altri mass-media più controllabili alla fonte, radio, televisione, giornali offrono una sola versione per così dire bidimensionale, piatta, statica, e spesso preconfezionata mentre Internet è smisurata, dinamica, e pluralista perché gerarchicamente anarchica.

Ne " Il Giuoco delle Perle di Vetro" di Herman Hesse si legge: "Le origini della musica risalgono molto lontano. Essa nasce dalla misura e ha le radici nel grande Uno. Il grande Uno genera i due poli, i due poli generano la forza del buio e del chiaro....... la musica si fonda sull’armonia fra cielo e terra, sulla concordanza fra il torbido e il chiaro." Perciò, è necessario evidenziare il chiaro, la luce, la verità, senza cancellare il buio, l’oscurità, le falsità, perché sulla terra esisterà sempre qualcuno in malafede pronto a camuffare il falso per vero per trarre in inganno il prossimo. Molte similitudini legano il mondo della rete al giuoco teorizzato da Herman Hesse "............Il Giuoco dei giuochi era diventato una specie di linguaggio universale col quale i giocatori erano in grado di esprimere valori mediante simboli e metterli in vicendevole rapporto......era una squisita e simbolica forma di ricerca della perfezione, una sublime alchimia, un accostamento allo spirito in sé concorde, al di sopra di ogni visione e pluralità, dunque un accostamento a Dio.......esso era sempre usato, preferito e sviluppato da quella scienza che, di volta in volta attraversava un periodo di particolare maestria o rinascita.........." Leggere di atteggiamenti così ipercritici nei confronti di un mezzo comunicativo così potente e capillare ricorda molto chi era contrario al treno a vapore o chi prefigurava scenari apocalittici per l’avvento dell’automobile o più recentemente ancora chi era contrario all’uso del fax perché falsificabile ed intercettabile. In ogni istante Internet dispensa e distribuisce informazioni utili, notizie, cultura e permette a tutto il pianeta di comunicare parlando la lingua dei computer. Credo che la massoneria americana abbia correttamente recepito questo spirito "universalista" della rete ed infatti lo sta sostenendo, così come il governo francese ne ha compreso le potenzialità economiche e di crescita culturale (stanziando grossi finanziamenti per la sua crescita) mentre il Vaticano ha addirittura parlato di una imminente evangelizzazione telematica. In Italia come se non bastasse la Tariffa Urbana a Tempo a rallentarne lo sviluppo e a limitarne l’uso ad un’elite economico-culturale, si assiste ad una criminalizzazione generica e si minacciano tasse e balzelli vari per utilizzatori e provider. Concludendo, è vero che il motto degli Hidalgos (la bassa nobiltà spagnola, di cui faceva parte don Chisciotte) era: "La sconfitta è il blasone dell’animo nobile" però riconoscendo i mulini a vento si evitano figuracce e si ottiene farina per tutti.

Dr. Gabriele Floria editor of VJCO http://www.vjco.it