Da: Gino Roncaglia (mc3430@mclink.it)
Date: 15/02/97
Time: 12.52.49
Remote Name: 192.106.166.134
Contiamo di approfondire il problema dei pagamenti in rete in una delle prossime puntate, probabilmente verso meta' Marzo.
Tenete conto, comunque, che esistono appositi protocolli 'sicuri' per la comunicazione di dati riservati (come il numero della carta di credito), che fanno in modo che i dati siano trasmessi in forma criptata: solo il destinatario effettivo potra' riceverli 'in chiaro'. Il piu' diffuso di questi protocolli e' SSL. Il nostro browser ci avverte quando siamo collegati con una pagina 'sicura': in quel caso, possiamo compilare abbastanza tranquillamente un eventuale modulo con dati anche riservati.
Un problema diverso e' naturalmente quello dell'uso 'fraudolento' di un numero di carta di credito. Questo e' teoricamente sempre possibile (e, in pratica, ogni tanto accade). Ma puo' succedere indifferentemente per acquisti in rete, acquisti postali, e, con la complicita' dei egozianti, anche in acquisti 'fisici'. Si tratta pero' di un reato piuttosto grave (in sostanza, si va in carcere). E rintracciare *chi* abbia usato fraudolentemente il numero della nostra carta di credito e' addirittura piu' facile in rete che, ad esempio, nel caso degli acquisti postali.
Gino Roncaglia (redazione di MediaMente)