GLI ARMAMENTI


ROMA, 2 APR 1999 - Il sito più autorevole in materia di armamenti è quello della rivista americana Jane's. Nella pagina iniziale realizzata dall'editore di Jane's al visitatore vengono offerte tre principali direttrici di ricerca: difesa, trasporti e forze di polizia.

Cliccando sulla nave - icona della difesa - si accede alla schermata dove sono contenute notizie su armamenti tattici e strategici. In questi giorni la prima pagina del settore difesa viene interamente dedicata alla guerra nell'ex jugoslava. Tra i titoli contenuti nella colonna foreign report - bollettino dagli esteri - troviamo una notizia su un possibile accordo tra il governo Serbo e quello israeliano. Obiettivo dell'intesa sarebbe una fornitura d'armi al paese balcanico. Secondo quanto rivelato da fonti israeliane ai giornalisti di Jane's: il governo di Gerusalemme avrebbe ricevuto da Belgrado una richiesta urgente di forniture militari. Jane's specifica che non è ancora conosciuta la risposta del governo israeliano.

Scorrendo verso il basso la colonna di sinistra della prima pagina dedicata alla crisi nel Kosovo, inoltre, è possibile consultare un'aggiornata mappa militare della regione. Cliccando sulla scritta Map si accede alla cartina geografica del Kosovo, dove sono evidenziati anche le probabili tratte di passaggio delle armi destinate agli albanesi. Nella legenda, posta in basso a sinistra della mappa, sono spiegati i simboli riportati sulla mappa. Troviamo segnalati i ponti, i passi di montagna, le caserme serbe e le basi operative degli irregolari albanesi. Spostandosi sulla Macedonia, repubblica confinante con il Kosovo troviamo indicate le basi della forza di estrazione della Nato. Sulla pagina generale dedicata alla guerra balcanica da Jane's viene presentata una dettagliata panoramica sugli armamenti impiegati nella guerra tra Serbia e Nato. Nel dettagli vengono spiegate caratteristiche tecniche e militari dei sistemi d'arma impiegati nel conflitto.

 

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GLI INDIPENDENTISTI KOSOVARI


ROMA, 1 APR 1999 - Gli indipendentisti kosovari, cioè l’esercito irregolare albanese in azione in quella regione, cercano anche in Italia finanziamenti per continuare la loro guerra contro i serbi. Al sito kosova crisis center, posizionato sulla Rete all’indirizzo www.alb-net.com viene spiegato come inviare soldi agli indipendentisti.

Dopo aver seguito le indicazioni per aiutare le popolazioni del Kosovo si scopre che in una casella viene fatto espresso riferimento al sostegno all’azione armata degli irredentisti.
“Se vuoi dare un ulteriore aiuto” - spiega un breve testo in inglese - “sostieni la lotta armata del kosova liberation army, l’unico esercito di terra degli albanesi in kosovo”.

Tra le banche dove sono stati accesi conti correnti per raccogliere fondi destinati allle truppe irregolari c’è anche un istituto di credito marchigiano. Precisamente la cassa di risparmio di Fabriano e Cupramontana. La banca ha confermato l’esistenza del conto che risulta intestato allo stesso nominativo che troviamo negli altri conti, di diverse nazioni occidentali, aperti dall’esercito kosovaro di liberazione per finanziare la guerra contro Milosevic. Tornando alla pagina principale di kosova crisis center, troviamo, scorrendo la colonna a desttra della foto d’apertura, un aggiornato calendario delle manifestazioni organizzate dalla comunità internazionale albanese in tutto il mondo. Sulla sinistra, invece cliccando sulla voce serbs massacres, cioè massacri di serbi, si viene introdotti a una macabra galleria di foto che testimonia l’uccisione di numerosi attivisti kosovari da parte di truppe militari e paramilitari serbe.

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SERBIA


ROMA, 31 MAR 1999 - La voce del governo serbo viaggia su Internet. Il ministero dell'Informazione dell'esecutivo guidato da Slobodan Milosevic ha, infatti, un proprio sito sul Web. Troviamo il sito ufficiale governativo jugoslavo all'indirizzo www.serbia-info.com.

In questi giorni la pagina Web realizzata a Belgrado è quasi interamente occupata dalle notizie che giungono dal fronte di guerra. Un dettagliato notiziario "News of the day" spiega al visitatore il punto di vista dei serbi sull'attacco della Nato in tutta la federazione. Clicchiamo su testimonianze e con un linguaggio decisamente propagandistico l'esercito clandestino albanese in azione nel Kosovo è definito un gruppo terroristico. In una pagina che si raggiunge invece cliccando su guida attraverso Kosovo e Metoia è possibile leggere l'elenco delle vittime che i serbi attribuiscono tra il 1998 e il 1999 ad azioni terroristiche degli albanesi. Drammatiche le foto che si trovano nelle pagine dedicate a uccisioni, ferimenti e rapimenti da parte dei separatisti. L'informazione ufficiale serba dà un'interpretazione estremamente diverse rispetto alle fonti occidentali dei fatti che accadono in questi giorni nell'ex-jugoslavia. Su "Internet Interview", inoltre, troviamo alcune riflessioni politiche affidate al primo ministro Mirko Marjianovic. Il governo serbo ipotizza una cospirazione internazionale contro la propria sovranità nazionale. Cliccando su Kosovo.net e seguendo l'indicazione "terrorism" troviamo una schermata esemplificativa: il ministero dell'informazione serba sintetizza, con questo grafico, il collegamento presunto tra gli irredentisti albanesi e i servizi segreti internazionali. In un'altra pagina troviamo "terrorism-scheme", una schermata in cui viene rappresentata la rete di collegamenti che secondo il governo serbo avrebbero i ribelli dell'Uck. Non c'è da stupirsi che in questa rete nemica la Serbia metta affiancati l'ambasciata americana a Belgrado, la Cia e la mafia albanese.

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B92,  LA RADIO SOPPRESSA, VIVE SU INTERNET


ROMA, 30 MAR 1999 - "Radio B92, censurata, continua a vivere sul web". Questa frase saluta il visitatore del sito www.b92.net, indirizzo sulla rete Internet della radio indipendente di Belgrado, censurata dal governo Milosevic.

Nel sito è possibile aggiornarsi in tempo reale sulla situazione nella capitale jugoslava e nelle altre province della federazione sotto attacco della Nato. I notiziari vengono messi in Rete in duplice versione, in lingua serba e in inglese. I giornali radio vengono trasmessi anche in Rete ogni due ore dalle 12.05 alle 22.05.

Il sito Internet di Radio b92 è l'esempio di come oggigiorno sia possibile evitare tentativi di censura da parte delle autorità politiche e militari. Il governo Milosevic aveva,infatti, cercato di bloccare le trasmissioni della radio locale, poche ore dopo i primi bomardamenti, nella notte tra il 24 e il 25 marzo. Un tentativo vanificato grazie al collegamento di B92 a un provider olandese che dall'europa occidentale ritrasmette in Rete informazioni, notiziari audio e video realizzati dai giornalisti di B92. Su B92.net si può vedere la conferenza stampa degli arrestati registrata il giorno dopo il rilascio. E nel sito della radio serba si possono visionare anche i filmati dei bombardamenti su Belgrado. B92, inoltre, propone un'intervista a un giovane statunitense che da sei mesi vive a Belgrado. E anche il sistema dei media mondiali si è mobilitato per tenere viva l'attività della stazione serba. Al sito http://helpB92.xsall.nl, infatti viene coordinata l'azione di supporto alle trasmissioni di B92. Attenti, però, a digitare esattamente l'indirizzo del sito. Componendo www.B92.com, infatti, si contatta una radio dell'Illinois che non ha niente a che vedere con la radio jugoslava, suo malgrado, in prima linea in questa guerra.

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