TANJUNG, LA VOCE DELLA SERBIA
ROMA, 9 APR 1999 - Notizie in tempo reale da Belgrado sono disponibili in Rete al sito www.tanjug.co.yu, l'indirizzo sulla rete Web della più importante agenzia di stampa della repubblica jugoslava. Le pagine realizzate da una speciale redazione della Tanjug offrono, ogni giorno, un dettagliato resoconto delle conseguenze degli attacchi Nato sul territorio jugoslavo e sulla vita politica di Belgrado. La schermata iniziale, con la bandiera serba che sventola dietro la sigla Tanjug, propone al visitatore tre opzioni. Le notizie possono essere lette in serbo, inglese o francese. Tre anche le categorie di informazioni disponibili. La prima sono le headlines, ovvero, le notizie più importanti della giornata; la seconda categoria contempla gli avvenimenti dall'estero che vedono coinvolta la Jugoslavia; infine il terzo richiamo in prima pagina è dedicato alle previsioni del tempo. E le informazioni metereologiche in questo periodo risultano di estremo interesse, dal momento che le condizioni del tempo sulla Serbia influenzano in maniera rilevante le strategie di bombardamento da parte dei comandi della Nato. Cliccando su headlines si accede a un bollettino dettagliato di notizie dal fronte serbo. Un inquietante avviso è in testa alla schermata delle notizie. "La redazione - avverte un comunicato scritto in blu - cercherà di aggiornare almeno quattro volte al giorno il bollettino durante i bombardamenti della Nato". In un'area esposta continuamente ai raid dell'alleanza atlantica, come vediamo, risulta difficile assicurare garanzie su orari e copertura totale dei servizi. Facendo scorrere dall'alto al basso lo schermo troviamo due tipi di "lanci" d'agenzia. In alcun casi troviamo delle vere e proprie "notizie", ovvero brevi comunicati estremamente scarni che generalmente informano sull'effetto di un attacco, citando il numero degli ordigni esplosi, le aree colpite, il numero di vittime o feriti (se ce ne sono). In altri casi, invece, troviamo "servizi". In questo caso la notizia viene integrata da interviste o commenti sull'evento. Tra i servizi del 7 aprile, per esempio, troviamo il resoconto del bombardamento sul centro di Belgrado avvenuto alle 23 e 25 del giorno precedente. La Tanjug riporta la notizia, corredata da intervista, di "gravi danni all'ospedale St.Sava", verificatisi contestualmente al bombardamento di alcuni edifici militari nelle vicinanze. La Tanjug rivela che particolarmente colpiti dallo shock conseguente al bombardamento sarebbero i degenti del reparto malattie cerebrovascolari dell'ospedale. Molti di essi al momento delle esplosioni erano legati ai letti. In tutti i "lanci" d'agenzia che la Tanjug offre su Internet la titolazione risente del clima di ostilità generale alla Nato che in questi giorni si respira in territorio serbo. L'organizzazione atlantica viene spesso definita "aggressor". I lanci missilistici sulla capitale vengono definiti "attacchi criminali". La Tanjug nelle colonne dei titoli dedica ampio spazio anche all'attività politica delle istituzioni jugoslave come il Parlamento, il governo, i singoli ministeri.
LA GUERRA VISTA DA BELGRADO
ROMA, 8 APR 1999 -In questi giorni i siti jugoslavi risultano decisamente i più aggiornati sulle conseguenze dei bombardamenti in Kosovo e Serbia. Allindirizzo Internet, beograd.com, troviamo un sito molto articolato. Le pagine vengono prodotte e aggiornate direttamente a Belgrado, la capitale della repubblica jugoslava. La copertina del sito ci introduce ai principali argomenti contenuti nelle sottopagine Web. I richiami in prima pagina sono in due lingue, in serbo e in inglese. Sulla destra troviamo un bersaglio stilizzato, in inglese target, divenuto simbolo della protesta contro i bombardamenti. Cliccando sulla scritta we are all targets, in italiano siamo tutti bersagli, si accede a una pagina in cui si chiede di scaricare immagine e slogan sul proprio computer e diffonderli sulla propria pagina Web. In alternativa si consiglia di stampare il logo e di attaccarselo sulla schiena in segno di protesta. Tornando alla pagina generale, sulla sinistra in alto troviamo unicona che invita il visitatore a contattare alcuni siti contro la Nato e che contengono testi a sostegno della Jugoslavia. Per gli utenti europei è necessario cliccare sul sito che è allineato alla scritta Western Europe, ovvero Europa occidentale. Nel sito sono contenute opinioni di giornalisti, politici e militari, anche occidentali, contrari allutilizzo della forza contro la Jugoslavia. Sulla destra cliccando sulla scritta drawnings, disegni, si accede a una galleria di disegni e vignette contro la guerra, opere di artisti jugoslavi contrari ai bombardamenti della Nato in Kosovo e Serbia.
TOP GUN IN RETE
ROMA, 7 APR 1999 -L'aviazione militare americana ha un suo sito informativo su Internet. Dall'inizio della guerra in Kosovo e nel resto della ex Jugoslavia all'indirizzo www.af.mil è possibile acquisire notizie e immagini sul conflitto. Sotto la scritta Air force link, due delle tre icone presenti sono dedicate alla guerra nei Balcani. La prima, titolata top story, mette in evidenza il fatto della settimana. Cliccando sulla frase "rescued pilot interview", che in inglese significa intervista al pilota salvato, troviamo il racconto dello stesso pilota che ricorda la notte in cui fu colpito dalla contraerea e le sei ore che passarono primo del suo recupero da parte delle truppe speciali inviate in suo soccorso. Tornando alla pagina principale cliccando sulla scritta "Air Power over Kosovo", ovvero potenza aerea sopra il Kosovo, si accede all'elenco di notizie disponibili sulle azioni militari aeree della Nato nella ex Jugoslavia. Gli articoli sono generalmente corredati da foto di ottima qualità come le immagini del nuovo bombardiere b-1 Lancers, l'aereo, che dovrebbe risultare invisibile ai radar, e che è per la prima volta impiegato in un conflitto. Un altro articolo, corredato da foto, documenta la partenza degli aiuti umanitari dalla base di Ramstein in Germania. Per chi vuole vedere altre immagini di aerei in azione è consigliabile tornare alla pagina principale del sito e di cliccare sull'icona dell'aereo. Posizionata in basso a destra del titolo principale. L'icona, infatti, ci introduce a un'ampia galleria di foto di aerei da guerra. L'elenco principale specifica modello e contesto in cui è stata ripresa l'immagine.
LE LISTE DI DISCUSSIONE SULLA GUERRA
ROMA, 6 APR 1999 - Un modo per avere in tempo reale notizie e informazioni che spesso non circolano nei canali ufficiali su quello che sta accadendo nella ex Yugoslavia è seguire in Rete le liste di discussione, i newsgroup. Per accedervi bisogna possedere un lettore di news o andare in alcuni siti che replicano le liste di discussione sul Web. Uno dei più noti di questi ultimi è Dejanews. Per trovare l'argomento o il forum desiderato è necessario inserire nella casella in alto a sinistra una parola chiave. Nel nostro caso, scriviamo "Kosovo" e specifichiamo che si intende accedere all'elenco dei forum, cioè alle liste di discussione. A questo punto vi trovate nella pagina in cui sono elencati i diversi temi di discussione. A scrivere sono persone da ogni parte del mondo e può capitare che giungano notizie direttamente dal fronte di guerra. Ma le liste di discussione, lo dice la parola stessa, sono essenzialmente spazi della Rete in cui ci si incontra per esprimere pareri. E' naturale così che inizino veri e propri dibattiti sul tema. Leggiamo la singolare proposta di Charlotte. "Dare 2 miliardi di dollari e comprare le parti contese, dandone 1.2 milioni a Milosevic e 800 milioni agli Albanesi". Le risponde Yuli: "Dovresti renderti conto che le parti coinvolte in questa guerra sono gli Americani e gli Europei. Loro sono stati "comprati" dai produttori di armamenti militari". Fra le numerosissime liste ve ne segnaliamo tre in particolare: soc.culture.albanian alt.beograd it.eventi.guerrakosovo
BOMBARDAMENTI IN DIRETTA
ROMA, 5 APR 1999 - La Nato mostra su Internet gli effetti dei suoi attacchi alla Jugoslavia. Sul sito della Nato è possibile ottenere informazioni ufficiali sulla guerra in Jugoslavia. La pagina di apertura del sito Nato presenta un esplicito richiamo al conflitto in Kosovo e nel resto della federazione jugoslava. Tra le varie informazioni disponibili i comunicati stampa dei portavoce dell'alleanza e anche contributi multimediali. Cliccando sull'icona multimedia, infatti, si raggiunge la pagina dove sono elencate le documentazioni foto e video della guerra, dalla data del suo inizio. Tra le foto scattate il trenta marzo scorso si possono vedere le impressionanti immagini, in bianco e nero, di alcuni edifici in fiamme nei pressi di Brestovac, una piccola cittadina della federazione. Vengono indicati con il colore rosso le zone attaccate dai serbi. In un'altra cartina vengono individuati i quartieri in fiamme della città di Pristina, capitale del Kosovo, in un'altra gli obiettivi di attacco dell'aeronautica Nato, o ancora gli effetti del bombardamento sull'eliporto di Novi Sad, la grande città a nord di Belgrado. Dal sito si può anche vedere il quartier generale della polizia militare serba centrato dai missili americani. Infine i filmati girati dai bombardieri. Nel filmato disponibile sul sito della Nato si vedono chiaramente le deflagrazioni di alcuni serbatoi centrati nell'aeroporto di Podgorica, principale centro del Montenegro.