È in Svizzera, e precisamente al Cern
di Ginevra, che in Europa si studia l'origine dell'universo. Ma in
questo celebre centro di ricerca europeo, è nato anche il World Wide
Web.
Novemila ricercatori, tra fisici e
ingegneri di tutto il mondo lavorano al Cern. E 19 paesi membri
appoggiano le ricerche più sofisticate nel più grande laboratorio
mondiale della fisica delle particelle. Ma cosa c'entra tutto questo
con la nascita del Web?
Era il 1989, quando Tim Berners-Lee e
Robert Cailliau, due ricercatori del
Cern, hanno proposto un sistema per facilitare lo scambio di
informazioni tra i ricercatori. Nel 1990 sono nate le prime
applicazioni standard e poco dopo è nato il Web, il sistema di
gestione delle informazioni che ha reso Internet un fenomeno mondiale.
Una rivoluzione che ha permesso una gestione multimediale e
ipertestuale dei documenti le cui potenzialità ancora oggi vengono
sviluppate in tutto il mondo.
Tutto questo è stato possibile proprio
al Cern perché i ricercatori erano assidui utilizzatori di computer,
conoscevano bene gli strumenti elettronici e sapevano servirsi
adeguatamente di questi strumenti. C'era bisogno di un sistema che non
fosse legato ad un solo costruttore. E quindi non sarebbe stato
possibile crearlo in una società commerciale perché sarebbe stato un
sistema privato e quindi non aperto a tutti. E allo stesso non sarebbe
stato possibile farlo in un posto localizzato. Bisognava crearlo
all'interno di una comunità mondiale.
E quella comunità, secondo Berners Lee,
era costituita proprio da "i gruppi di ricerca dei fisici delle
alte energie" ai quali il Web era destinato. E inizialmente fu
usato proprio da un gruppo di ricerca ristretto. Ma cosa è successo
dopo?
"A
partire dal '92/'93", racconta Berners Lee, "abbiamo
cercato delle collaborazioni all'esterno. Innanzitutto abbiamo stretto
collaborazioni con la Commissione Europea - che è legata anche
all'industria europea. Poi abbiamo pensato che fosse necessario fare
un consorzio per essere sicuri che lo standard del Web fosse
salvaguardato dagli attacchi di una gestione dall'alto. Questo
consorzio era bene che fosse fatto là dove c'era la più grande
attività su Internet, negli Stati Uniti. Così abbiamo stretto una
collaborazione tra il Cern e il Mit.
In seguito il Cern ha deciso che la sua prima missione fosse la fisica
e con l'aiuto della Commissione Europea abbiamo trasferito tutto lo
sviluppo del Web dal Cern allo Iura, l'Istituto nazionale per la
ricerca automatica e informatica in Europa".
E' il 25 maggio 1994 quando a Ginevra
si tiene la prima conferenza mondiale sul WWW. La seconda si terrà a
Chicago nell'ottobre dello stesso anno. Da quegli incontri si getta la
base per il W3 Consortium, noto come W3C,
la cui prima riunione è del dicembre del '94. A volerlo è proprio lo
stesso Tim Berners Lee allo scopo di garantire uno sviluppo pubblico
universale e aperto delle tecnologie Web e per sottrarre la Rete alla
gestione delle grandi aziende.
Il W3C è un consorzio di industrie che
unisce esperti nel campo informatico per creare il Web del futuro. In
questa struttura vengono ideati i formati che faranno funzionare
Internet nei prossimi anni. In altre parole viene creata
l'architettura della Rete.
Il W3C è quindi l'erede naturale della
filosofia con cui è nata la grande ragnatela mondiale. Una garanzia
per la partecipazione democratica e aperta alla crescita del Web. È
passato oltre un decennio da quando Berners Lee scrisse il primo
documento sul Web nel marzo 1989. Da allora la grande ragnatela ha
finito per avvolgere non solo il lavoro della comunità scientifica ma
per imbrigliare al suo interno la grande maggioranza delle attività
produttive e intellettuali mondiali. E' una "rivoluzione"
ancora non esaurita iniziata proprio lo stesso anno della fine della
Guerra fredda.
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