Go
fast. Ovvero vai veloce. Una velocità che quando si tratta
di mettere su un'impresa diventa elemento essenziale. Ancor di
più quando si tratta di un'impresa che approda sul Web. Go
fast, il primo supermercato italiano on line, ha battuto proprio
sul tempo i concorrenti. Anche i colossi del settore. È nato 4
anni fa da un'idea di tre giovani imprenditori napoletani che
decidono di aprire un supermercato a domicilio sul modello
americano. Si parte con poco e la sfida è grande. L'idea però
piace. Il modello aziendale funziona e si inizia a puntare anche
sulla Rete. Oggi è un vero e proprio supermercato virtuale dove
la gestione di tutto il processo produttivo, spiega
l'imprenditore Gianluigi Furnari, dagli ordini fino alla
consegna, è seguito direttamente da un'unica azienda:
"Siamo
partiti 4 anni fa con quegli investimenti che si definiscono
'family and Friends' e in questi 4 anni abbiamo fatto molta
strada. Adesso l'ultimo fatturato è di circa 1 miliardo e 400
milioni. Abbiamo 2500 clienti e abbiamo messo a punto un modello
perfettamente testato". Gli
ordini arrivano telefonicamente oppure via Internet. Come un
vero e proprio supermercato si scelgono i prodotti, che sono
1500. Una scelta ampia. Si riempie il carrello virtuale e via,
in un lasso di tempo di 4/5 ore la spesa arriva direttamente a
casa. Mentre altri esempi di supermercati virtuali si appoggiano
per la gestione della merce a strutture esterne, prosegue Funari,
qui la sfida è stata proprio quella di sperimentare un modello
complesso dove tutto il processo fosse legato ad un unico
gestore: "Il
nostro obiettivo è quello di essere leader sull'ultimo Km, Nel
senso di riuscire a servire il nostro cliente a casa di tutto
quello di cui ha bisogno: all'inizio prodotti alimentari e non ,
poi, nel corso del tempo, la lavanderia, le riparazioni
domestiche, lo sviluppo dei rullini fotografici… tutto quello
di cui può aver bisogno un cliente". Si
consegnano circa 40 pacchi al giorno nella sola città di
Napoli. Come tutti i supermercati reali anche qui vengono
offerte promozioni e raccolte di punti. Il costo per il servizio
è di 5 mila lire se la spesa non supera le 60mila lire,
altrimenti è gratis. Ma la strategia di marketing, messa
attentamente a punto dai tre imprenditori, prevede l'utilizzo di
più mezzi tecnologici per fare gli ordini. Tra breve sarà
possibile ordinare anche attraverso palm pilot, shopping pad o
un applicativo appositamente programmato per i computer che si
collega alla Rete solo nel momento di trasferire gli ordini. La
rivoluzione tecnologica, afferma Marco Leonetti, sta entrando
così prepotentemente nelle nostre case ma non mancano di certo
le difficoltà: "Un
cliente virtuale non entra fisicamente nel negozio. E'
dall'altra parte del computer. Pertanto cercare di mantenere la
fedeltà di questo cliente è abbastanza difficile. Noi
utilizziamo e-mail, cd-rom, telefono. Cerchiamo di focalizzare
l'attenzione su quello che è il nostro Core-Business, che è
quello della gestione della fast mail. A differenza di tante
altre aziende Internet, noi gestiamo direttamente il fast mail,
abbiamo un contatto comunque fisico con il cliente al momento
della consegna. Questo ci risolve tutta una serie di
problematiche sia di fedeltà, sia di gestione del
servizio". "In
Italia nel 2002 si prevede che il commercio elettronico
coinvolgerà 3 milioni e 300 mila persone. Molti ritengono che
il modello americano dei grandi supermercati decentrati non sia
concretamente esportabile. Al contrario va immaginata una
"via italiana" all'e-commerce, una via che tenga conto
della capillare distribuzione sul territorio della rete
commerciale. Il modello Go Fast potrebbe quindi indicare una
strada da seguire, una strada in cui credono i tre fondatori. Il
prossimo obiettivo è infatti quello di esportare il modello
aziendale in altre città italiane. Prima tappa è Milano dove a
giugno aprirà la prossima filiale.
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