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08/03/2000 

Professionalità high tech per i disabili

a cura di Antonia Moro


Filippo Castorri, è un disabile di 23 anni che lavora in un azienda occupandosi di commercio elettronico. Si è avvicinato al computer da quando aveva 10 anni. Lo scorso anno ha partecipato al corso di formazione professionale "TOP", organizzato nei pressi di Bologna dall'ASPHI, l'associazione per lo sviluppo di progetti informatici per gli handicappati. Il corso aveva come scopo quello di creare anche per i disabili una professionalità nello sviluppo e nella gestione delle reti. Dei tredici partecipanti dello scorso anno, tre stanno lavorando in proprio mentre gli altri stanno cominciando a lavorare per aziende. Filippo è uno di loro.

Filippo lavora presso la SAP, ovvero servizi ad alta professionalità, un'azienda che si occupa di servizi di rete, tra cui il commercio elettronico. Il suo lavoro consiste nel tenere aggiornato il database dei prodotti e delle ditte affiliate al sito in modo che la ricerca dei prodotti sia il più facile possibile.

A capo di questa azienda specializzata nei servizi per disabili c'è Marina Vrig, la prima non vedente italiana assunta come programmatrice alla IBM nel 1977. Oggi Marina, oltre ad offrire lavoro a disabili, lavora anche allo sviluppo di software pensati apposta per un'utenza con handicap, come nel caso di un corso di informatica per non vedenti, che permetterà anche a chi ha deficit visivi di imparare a navigare e a usare la posta elettronica. Secondo la Vrig ci sono dei punti fondamentali da rispettare quando si sviluppa un programma per non vedenti:
"I punti fondamentali sono due. Il primo è dire al non vedente cosa sta per accadere sullo schermo, il secondo è simulare al meglio l'ambiente di lavoro".

Alla SAP ci si preoccupa quindi che i disabili possano avere un'effettiva professionalità nel campo informatico, e quindi un ingresso nel mondo del lavoro indipendentemente dall'handicap di cui sono portatori.