L'Italia
è il paese che sta recuperando più velocemente, rispetto agli
altri paesi europei, il gap tecnologico che la separa dal
livello di informatizzazione degli Stati Uniti. È forse questo
il dato più incoraggiante emerso dagli ambiti di discussione
organizzati al Futur
Show, ed in particolare riguardo al tema specifico dell'alfabetizzazione
informatica i risultati si sono senz'altro fatti vedere.
Secondo
i dati del Censis,
si prevede che per la fine del 2000 circa il 35% delle famiglie
avrà a casa un computer, mentre solo nel '98 lo si trovava in 2
abitazioni su 10, ed anche se una certa differenza esiste ancora
tra nord e sud, la metà circa della popolazione adulta italiana
ha comunque una qualche conoscenza dell'utilizzo del computer.
I
più giovani sembra che abbiano capito bene l'importanza della
tecnologia e i dati lo confermano: fra i ragazzi dai 18 ai 24
anni più del 70% sa usare il computer, mentre gli over 50 sono
solo il 17%.Per evitare quindi che l'alfabetizzazione
informatica si muova su due binari, è necessario occuparsi
delle scuole ma anche delle aziende. I problemi maggiori
potrebbero infatti riguardare il settore delle imprese,
soprattutto le medio-piccole, che costituiscono il tessuto
produttivo principale dell'economia italiana.
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