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04/04/2000 


NonnOnline: docenti minorenni per insegnare agli anziani a navigare su Internet

a cura di Antonia Moro


1000 anziani, 1000 studenti delle scuole superiori, 9 scuole del nord, centro e sud Italia: sono i principali attori del progetto nonnOnline, un’iniziativa congiunta della Presidenza del Consiglio e del Ministero per le Pari Opportunità. Lo scopo è quello di aiutare le persone anziane a conoscere il computer e Internet facendosi guidare dai nipoti.

Il progetto, attivo dal 5 aprile, è stato presentato a Palazzo Chigi, sotto gli occhi (ed il mouse) di Franca Ciampi, moglie del Presidente della Repubblica. Ad essere interessate sono le scuole di grandi città, come Napoli, Palermo e Torino e piccoli centri come Bagno a Ripoli, Ciampino, Monserrato. Qui, per tre pomeriggi, gli ultra cinquantenni che vogliono restare al passo con i progressi dell’informatica si incontreranno con i ragazzi, che, una volta tanto saranno dall’altra parte della cattedra.

“Il fatto che nel settore delle nuove tecnologie i ragazzi ne sappiano di più degli adulti”, sottolinea Carla Rocchi, sottosegretario alla Pubblica Istruzione, “e certamente più degli anziani, crea un inversione del rapporto ed un rafforzamento del legame tra ragazzi che insegnano ed adulti che imparano”

Anche secondo Paola Manacorda, commissario dell’Autority per le Telecomunicazioni, è importante che il mondo della terza età trovi una via di accesso alle nuove tecnologie attraverso i più giovani:
“È necessario trovare dei servizi utili e dei siti divertenti per creare negli anziani una motivazione ed un interesse ad imparare l’uso delle nuove tecnologie. Questa sarà per loro una ginnastica mentale che potrà aiutarli a rimanere giovani. Il ruolo svolto dai ragazzi nei confronti degli adulti nell’insegnamento dell’uso delle nuove tecnologie potrà inoltre far sentire ai giovani il senso della loro importanza, potrà aiutarli a sentirsi utili e influenti nei meccanismi sociali. Il futuro della comunicazione è senza dubbio nella Rete. Internet, però, a differenza di altri mezzi di comunicazione più tradizionali, richiede una preparazione base per poterla utilizzare. Il rischio è che le competenze siano a disposizione solo delle nuove generazioni”.

Ad avvantaggiarsi di questa iniziativa, oltre ai cybernonni, saranno sicuramente i ragazzi. Questa esperienza varrà infatti punti nel loro credito formativo. Ma il vero vantaggio sarà la possibilità, per i ragazzi, di interagire con la generazione che li ha preceduti e che ha ancora tanto da offrire in termini di esperienza.

Silvia Costa, Presidente Commissione Nazionale per le Pari Opportunità, pone l’attenzione sul fatto che i soggetti che rischiano maggiormente di essere tagliati fuori dalle nuove tecnologie sono soprattutto le donne anziane:
“Come 100 anni fa le donne costituivano la grande maggioranza degli analfabeti in Italia, così oggi sono proprio le donne ed in particolare quelle anziane i soggetti più a rischio di emarginazione sociale rispetto alla cultura informatica. Questo progetto governativo si rivolge proprio agli anziani, la maggioranza dei quali sono donne”.

Sul sito della Presidenza del Consiglio è attivo un link con tutte le informazioni per chi vuole saperne di più su questa iniziativa ed eventualmente partecipare ai corsi.