I
ragazzi della scuola media Giuseppe Bonito di Castellammare
di Stabia presentano l’ultimo ipertesto a cui hanno lavorato,
dedicato all’estinzione delle tartarughe marine. Riorganizzando le
loro conoscenze per renderle interessanti e accessibili a chi
consultasse il loro cdrom, i ragazzi di Castellammare hanno
approfondito molti temi scientifici ed hanno imparato a conoscere
meglio la tartaruga Pergy come si evince dal testo che segue, una
dettagliata descrizione dell’iniziativa scritta da loro stessi.
L’ultimo
ipertesto di cui ci siamo occupati ha per argomento l'estinzione delle
tartarughe marine nel Mar Mediterraneo. L'idea di questo ipertesto è
nata quando abbiamo assistito alla liberazione delle tartarughe sulla
spiaggia di Marina Aequa e ci ha colpito la storia di Pergy, una
tartaruga ferita, curata e rimessa in libertà dall'acquario di
Napoli. Così abbiamo deciso di creare un progetto multimediale su di
lei.
L'ipertesto
è strutturato in due parti: la parte fantastica e la parte
scientifica con cui abbiamo approfondito il nostro percorso didattico
con la multimedialità. Il percorso della favola si sviluppa a partire
dalla nascita, poi la vita, la cattura, la liberazione, e il percorso
di Pergy che noi seguiamo grazie al telerivelatore posto sul suo
carapace.
Abbiamo
proposto agli utenti di scegliere la fine della favola con cinque
probabili soluzioni: Pergy diventa SuperPergy, l'eroe che salva il
mondo intero dall'inquinamento del mare, nella seconda cerca di
riprodursi ma non è possibile perché la spiaggia è troppo
affollata, nella terza muore mangiando una busta di plastica, nella
quarta trova un'isola naturale e qui si può riprodurre, nella quinta
infine annega in macchia di petrolio.
Nella
pagina dedicata alla riproduzione viene spiegato per l'appunto come si
savolge l'accoppiamento della tartaruga. Da qui nascono tante
tartarughine che per raggiungere il mare devono affrontare diversi
ostacoli tra i quali i gli animali predatori. Per rendere migliore
l'apprendimento abbiamo reso l'ipertesto più accattivante con dei
giochi. Uno di questi è stato chiamato: "Chi mangerà?" e
consiste nell'abbinare ogni predatore alla sua preda.
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