Il
progetto 'Scuola
in video' è stato voluto dal provveditorato
di Matera e dal Parco
scientifico e tecnologico della Basilicata insieme a numerosi
altri enti locali ed è consistito nel rendere possibili delle lezioni
a distanza tra due scuole medie della provincia, quella di Oliveto
Lucano e quella di San
Mauro Forte. Per evitare che 5 alunni di Oliveto dovessero
percorrere 15 km al giorno per raggiungere San Mauro, linee ISDN,
abbonamento ad Internet e postazioni di videoconferenza hanno
annullato la distanza tra i due paesi. Tutto è iniziato quando i
bambini di Oliveto hanno saputo che il loro primo anno di scuola media
non si sarebbe svolto nel loro paese ma a San Mauro, a 15 chilometri
da casa loro, nella scuola media Michele Lappano.
Così
la prima A ha iniziato il suo nuovo anno scolastico: 10 alunni di San
Mauro più 5 nuovi compagni di Oliveto. Grazie all'iniziativa del
provveditorato di Matera e al sostegno di altri enti locali, tra cui i
due comuni interessati, entrambe le scuole sono state fornite di linee
ISDN per il collegamento ad Internet e per la videoconferenza. E dal
primo febbraio al 31 marzo i ragazzi della prima A hanno sperimentato
cosa significa fare lezione a distanza.
Per
due mesi, quindi, le lezioni di italiano, storia, geografia, lingue
straniere e matematica si sono svolte così, con un insegnate a San
Mauro e un tutor ad Oliveto, che ha seguito da vicino i cinque alunni
distaccati. I docenti coinvolti hanno dovuto riorganizzare l'intera
pianificazione delle ore di lezione, seguire un corso di formazione
per essere in grado di riadattare i loro schemi di insegnamento a
questa nuova formula e verificare costantemente il livello di
apprendimento di tutta la classe.
L'esperimento
si è concluso con successo e ha, soprattutto, avvicinato i ragazzi
alla multimedialità rendendoli immediatamente consapevoli di quanto
essa possa essere utile nello studio. Scuola in video è stato anche
premiato dalla Presidenza
del Consiglio dei Ministri come uno dei '100 progetti al servizio
dei cittadini' e si sta già pensando a come poter ripetere
l'esperienza nei prossimi anni, estendendola anche ad altre scuole.
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COMUNICATO
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