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08/05/2000 

I registi in erba del laboratorio Millelire di Torino

a cura di Roberta De Cicco


Mediascuola dedica il suo spazio a due film di animazione realizzati da bambini di una scuola elementare di Torino. Si tratta di lavori organizzati e gestiti dal Laboratorio dell'Immagine 'Millelire' di Torino e coordinati dall'Assessorato al Sistema Educativo del comune di Torino. I laboratori coordinati dall'Assessorato sono diversi, e 'Millelire' è quello che dal 1978 promuove attività sulla comunicazione, per bambini e ragazzi, finalizzate alla produzione di video e film di animazione. Per favorire la comunicazione e l'integrazione di bambini di scuole diverse il Laboratorio lavora con classi miste, come per la realizzazione del film 'Qui gatto ci cova', frutto del lavoro degli alunni di due scuole elementari di torinesi, la 'Colonna e Finzi' e la 'Rayneri', durante l'anno scolastico 98-99.

Il film è ispirato alla 'Storia di una Gabbianella e del gatto che le insegnò a volare' di Luis Sepùlveda. E' stato realizzato con la collaborazione della 'Lanterna Magica', la società che ha prodotto il film di Enzo D'Alò tratto dallo stesso testo, e quella dello scenografo Emanuele Luzzati, che ha spiegato ai bambini tanti trucchi per realizzare il loro film. L'attività è partita da una attenta e ripetuta lettura del testo di Sepùlveda, seguita da prove di recitazione e di immedesimazione che hanno permesso ai ragazzi di calarsi completamente nella storia.

Ridotta e riadattata, la storia del gatto Zorba e della Gabbianella Fortunata è raccontata attraverso i tanti disegni e collage realizzati dai bambini nel corso di un'intero anno scolastico. E loro sono anche le voci dei personaggi e i cori che accompagnano alcune scene del film. I bambini si sono appropriati facilmente della tecnica utilizzata per le riprese: dopo aver preparato uno storyboard e aver lavorato con grande cura ai ricchi fondali, il laboratorio ha ultimato le riprese in 16 millimetri di quasi 18.000 fotogrammi. Un lavoro davvero professionale in cui i bambini hanno potuto imparare tecniche sconosciute, anche per molti adulti, e soprattutto hanno potuto vivere un'esperienza davvero stimolante.

 

COMUNICATO