Fiaba
Game è un parco giochi interattivo interamente costruito dai bambini
della scuola
elementare Luigi Piccaro di Latina. Gli alunni sono stati guidati
dalle loro insegnanti ad una attività davvero nuova: la costruzione
di un videogioco, da loro inventato ed illustrato, come tappa finale
di un intero percorso sul gioco iniziato da una giornata molto
speciale, come raccontano i bambini stessi:
"Un giorno la maestra ci ha
dato il compito di svuotare tutti gli zaini e di riempirli solo di
giocattoli. Il giorno seguente siamo andati in palestra e, in vari
settori, abbiamo fatto gioco libero. Ognuno giocava a quello che
voleva, ci siamo scambiati i giochi con le altre prime del nostro
pianerottolo. Dopo aver giocato, ci siamo scambiati i giochi e poi
siamo tornati a casa".
Nei
giorni successivi i bambini hanno iniziato a fare tante ricerche su
come, quanto e dove preferiscono giocare, registrando tutto in dati e
grafici trasferiti poi in un cdrom. In seguito è iniziata la fase più
importante per poter costruire un videogioco: capire quali sono i suoi
elementi fondamentali a partire dall’analisi di videogiochi
familiari come Super Mario, Prometeo o Blasternaut.
I
protagonisti dei
videogiochi smontati sono stati inseriti in Fiaba Game come
personaggi. Ma il vero protagonista è Nuvoletto, una nuvola speciale
con un cappello che quando si arrabbia provoca alluvioni. Per
continuare a giocare e far andare avanti Nuvoletto e i suoi compagni
ci sono da risolvere tanti indovinelli, giochi linguistici, giochi
matematici e giochi di abilità ad argomento ambientale in cui i
bambini hanno trasferito le diverse conoscenze acquisite in classe.
Certo,
Fiaba Game è risultato molto diverso dai videogiochi in commercio, ma
non per questo i giovani autori hanno escluso la possibilità che
possa piacere ad altri bambini come loro. Anzi, secondo gli stessi
piccoli autori, Fiaba Game può piacere ad altri bambini perché è
pieno di disegni divertenti, è interessante, istruttivo, educativo,
c’è anche dell’avventura e poi, soprattutto, piacerebbe ai
genitori che sono sempre a caccia di videogiochi educativi.
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COMUNICATO
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