Un
insegnante che fa costruire in classe un robot? Ed uno che fa creare
ai ragazzi un ipertesto sui Beatles? Non è la trama di un telefilm
sui college americani, ma quello che è avvenuto negli scorsi due
anni, alla scuola
media S.Carlo di Modena. Una scuola che è anche un laboratorio
di informatica dove i ragazzi di prima imparano il logo e quelli
di terza cominciano a programmare in basic e a scrivere pagine web in
html.
I
Beatles
sono stati uno tra i primi fenomeni mediatici e di massa legati alla
musica del dopoguerra. Le ragazzine che si strappavano i capelli si
erano già viste per Elvis Presley, ma non su scala mondiale e non con
un'eco così massiccia da parte del cinema e della televisione. Nelle
ore di inglese, partendo dal look e dalla moda, per finire a
riflettere sulle condizioni politiche e sociali degli anni'60, gli
allievi della terza hanno realizzato un ipertesto, in inglese, con
immagini e musiche dei fab four.
Più
faticose, forse, ma non meno entusiasmanti devono essere state le
lezioni di educazione tecnica. L'insegnante ha deciso di guidare gli
allievi delle classi, terza C e terza E, nell'impresa di realizzare un
piccolo robot: un furgoncino giocattolo. Il progetto non era semplice,
come si può constatare dalla mappa del sito che presenta i contenuti
dell'ipertesto
in questione.
Tuttavia
gli studenti sono arrivati sino alla fase di collaudo,
e dopo aver montato i relè e aver provato ad utilizzare il furgone,
forse non si aspettavano di trovarsi di fronte ad un questionario
dettagliato sul significato e sul funzionamento dei singoli circuiti.
L'intero ipertesto è stato, poi, tradotto in inglese ed è così
consultabile, come quello sui Beatles, anche dalle scuole che, come il
San Carlo, aderiscono al progetto
europeo Comenius, per l'introduzione delle nuove tecnologie nella
scuola.
Anche
la ricerca
sull'alimentazione della classe seconda C, dai principi nutritivi
alla dieta, a come si conservano gli alimenti, sempre realizzata nelle
ore di Educazione Tecnica, è stata messa in Rete.
Infine
i principi e la logica interna dei computer si possono intuire con
facilità se si impara ad usare il Logo,
il linguaggio inventato da Seymourt
Papert per spiegare la matematica e la geometria ai bambini.
Quest'ultimo ipertesto spiega come i ragazzi delle prime hanno
imparato a completare semplici procedure
legate a problemi geometrici e a proporzioni spaziali. Un esercizio
che richiede, naturalmente, competenze linguistiche in inglese e
competenze matematiche e geometriche. Un vero e proprio compito
interdisciplinare in cui, come capita nella vita, bisogna mettere
insieme conoscenze diverse per risolvere un problema al quale ci
troviamo davanti.
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COMUNICATO
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