IFTS: un viaggio tra le esperienze di formazione post diploma
in Italia: la Campania
Didattica, infrastrutture, organizzazione, aggiornamento,
questi i pilastri su cui si regge la riforma della scuola, che ha
avuto il coraggio di affrontare, sulla spinta della riforma, un
radicale cambiamento. L'adozione della legge sull'autonomia e il
riordino dei cicli, hanno trasformato il volto della scuola
italiana. Come sapete Mediamente ha scelto di osservare da vicino
una delle voci piu' interessanti della "rivoluzione in
corso" le attivita' legate alla formazione.
Oggi parleremo di un'altra realta' che, con successo ed
entusiasmo, sta sperimentando i corsi di formazione post diploma (IFTS).
La navigazione che vi proponiamo ci porta a Napoli, e' dedicata
all'Istituto
Tecnico Commerciale A. Serra, una scuola di nuova generazione,
che comprende al suo interno molteplici indirizzi di studio (Liceo
Scientifico, linguistico e un corso di ragionieri programmatori).
Al Serra e' possibile frequentare un avanzatissimo corso per
Tecnico in metodologia aziendale e telelavoro e un indirizzo per
Tecnici di gestione del sistema integrato: qualita', ambiente,
sicurezza.
Universita', scuola, Regione e impresa si sono alleate al fine di
valorizzare l'universo della formazione professionale, rendendolo
il piu' possibile funzionale alla domanda di lavoro, che proviene
da un tessuto produttivo (quello della Campania) costituito da un
elevato numero di piccole e medie imprese, costrette a dover
gestire un sistema economico dominato da un livello crescente di
complessita'.
La globalizzazione dei mercati, unita al processo di internazionalizzazione
delle imprese, ha accentuato la concorrenza, determinando da un
lato un mutamento delle strutture organizzative, dall'altro una
profonda trasformazione degli assetti produttivi. In questo contesto
caratterizzato dalla competizione, i corsi del Serra, che nascono
da un'analisi attenta del mercato del lavoro, intendono aprire
ai giovani nuove possibilita' di inserimento
professionale.
Come nasce il corso in metodologia aziendale e telelavoro?
Qualita', tempi, efficienza, controllo dei costi, sono fattori che
attengono alla gestione dei processi produttivi. La salute
dell'azienda deriva dal controllo di questi fattori, che deve
essere seguita da figure dinamiche, con competenze trasversali,
culturalmente attrezzate, abili nel cogliere tutti i significati
dell'innovazione scientifica e tecnologica. In quest'ottica si
iscrive la definizione di una nuova figura professionale, che
riassume in una sintesi originale competenze linguistiche,
comunicativo, relazionali e gestionali.
("mosaico per le competenze" per visualizzare la
mappa aggiornata delle competenze richieste nella new economy)
Articolato in due semestri di 600 ore, di cui piu' di 400 di
laboratorio e stages, la frequenza ha impegnato 20 allievi, che
hanno avuto anche l'opportunita' di svolgere degli stage
all'estero. Il programma didattico prevede lezioni di inglese,
informatica, telematica, ma anche di diritto del lavoro,
organizzazione aziendale, economia politica, psicologia di gruppo,
diritto comunitario. Agli allievi che hanno concluso il percorso
di studio, si richiede una particolare attitudine a lavorare in
team, a condividere le informazioni, nella prospettiva
dell'azienda "rete", una struttura in grado di far
confluire in un unico centro decisionale aree di attivita' e
funzioni diverse. Amministrazione, gestione del personale,
comunicazione sono tutti ambiti in cui questa nuova figura potra'
essere utilmente impiegata. Il mix di competenze, garantisce,
infatti, un ampio ventaglio di applicazioni: dalla progettazione
al monitoraggio dei costi, all'utilizzazione degli strumenti
informatici e telematici, che vengono sempre piu' impiegati
nell'ottica di incentivare e diffondere il telelavoro in Italia.
Improntato allo sviluppo sostenibile il secondo corso per
Tecnico della gestione del sistema integrato: qualita', ambiente
sicurezza, progettato in collaborazione con Confindustria.
("scuola formazione e ricerca")
A questa figura professionale, che da poco si sta cominciando
ad affacciare nel mercato del lavoro italiano ed europeo, viene
richiesto di verificare il grado di compatibilita' del piano
produttivo dell'azienda con le politiche di difesa dell'ambiente e
del territorio. Sapere e saper fare si mescolano, per un ruolo
professionale sicuramente delicato, prezioso nel contemperare
esigenze ed interessi tradizionalmente in conflitto. (visualizzare
le "5 figure di riferimento per gli IFTS")
Il corso, articolato in 600 ore (300 ore d'aula e 300 di
tirocinio) intende fornire agli allievi non solo gli elementi
fondamentali di conoscenza delle principali funzioni aziendali
(organizzazione, politiche di gestione e sviluppo delle risorse
umane, comunicazione interna ed esterna) ma anche le fonti e gli
spunti di riflessione piu' adeguati per sviluppare una nuova
cultura d'impresa, in cui l'etica della responsabilita' deve avere
uno spazio. Agli allievi che frequentano e' richiesta
flessibilita' e apertura mentale. Per elaborare un processo
produttivo eco/compatibile bisogna, infatti, mixare conoscenze
tecniche gestionali, informatiche, organizzative, linguistiche. Il
programma didattico riflette queste esigenze: informatica,
inglese, comunicazione aziendale, principi di micro e macro
economia le materie di studio, di un corso che contribuisce a
ribaltare la visione tradizionale dell'azienda nel rapporto con il
suo territorio di azione. Gli allievi che completano il percorso
formativo possono sfruttare l'esperienza acquisita sia a livello
nazionale che europeo, in virtu' dell'unificazione dei mercati
comunitari. Un ambito sicuramente promettente e' individuabile
nella sfera di attivita' delle piccole e medie imprese.
Produzione, prevenzione del rischio, certificazione di qualita',
pianificazione, marketing sono, infatti, settori in cui il
"tecnico del sistema integrato" potra' muoversi con
padronanza e ampie possibilita' di carriera.
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