Regione Lazio/ ITIS Meucci
IFTS, un viaggio tra le
esperienze di formazione post-diploma nelle scuole italiane
Formare per il lavoro. Questo il vero imperativo categorico per
una scuola che sulla spinta della riforma, sta cambiando a ritmi
vertiginosi. Nella società dell'informazione l'esigenza di
ricostruire il repertorio delle competenze non si esaurisce mai.
La formazione, nell'odierno contesto economico e produttivo, è
perciò diventata un valore, per cui siamo chiamati ad un
investimento che dura tutto l'arco dell'esistenza. Lo sviluppo di
nuovi paradigmi culturali, economici e produttivi, l'avvento dell'Information
Society, e la diffusione delle tecnologie informatiche e
telematiche se da un lato hanno generato un precoce invecchiamento
delle tradizionali logiche su cui si era basata la formazione
professionale e l'apprendistato, dall'altro hanno aperto nuovi
orizzonti, offendo apparati e strumenti di comunicazione efficaci
e potenti.
Con la legge n. 144 del maggio 1999 che ha istituito i corsi
di Istruzione Formazione Tecnica Superiore (IFTS) cui
possono accedere giovani e adulti, occupati e disoccupati in
possesso di un qualsiasi diploma di scuola media superiore, che
intendono acquisire una specializzazione spendibile sul mercato
del lavoro, il Ministero
della Pubblica Istruzione, (di cui vedete scorrere le immagini)
ha impresso una decisiva svolta al modo di intendere e concepire
la formazione secondaria post diploma, che era rimasta per lunghi
anni in una zona d'ombra, un pianeta che presentava larghissime
zone sommerse e soprattutto fuori sintonia, rispetto ai trend di
sviluppo dell'economia e della storia. Come si vede (scorrono le
tabelle relative all'IFTS) dai grafici illustrativi nell'ultimo
biennio dal Piemonte alla Sicilia sono stati attivati più di 600
corsi IFTS, un elenco destinato a crescere, che vede direttamente
coinvolte le Università, I centri di Formazione Professionale,
gli istituti superiori statali e le aziende. Si tratta di un
modello di "formazione integrata" in cui sono crollate
le barriere che separavano scuola e lavoro, sapere e saper fare,
conoscenze e competenze, teoria e abilità pratiche.
Il "viaggio" di Mediamente inizia oggi dalla Regione
Lazio, in particolare dall'esperienza dell'Istituto Tecnico
Industriale Meucci di Roma, e proseguirà, nelle prossime puntate,
esaminando altre realtà d'eccellenza, in cui questo nuovo modello
formativo ha ormai preso piede. Due i corsi avviati dal Meucci:
Gestione di Produzione Audiovisiva, Telecomunicazioni,
Multimedialità e sviluppo delle reti. Come si vede all'indirizzo www.itismeucci.org
(alla voce IFTS) è possibile consultare il sito per acquisire
tutte le informazioni relative alle modalità di iscrizione, al
programma didattico, al bando di concorso, alla metodologia e alle
docenze dei corsi.
Il corso di Gestione e Produzione Audiovisiva è imperniato
sulle tematiche relative alla produzione audiovisiva-multimediale,
trattate nei vari ambiti di pertinenza: tecnologico,
contenutistico, di comunicazione e marketing, normativo.
L'obiettivo è quello di formare professionalità nuove e
flessibili da spendere nel mercato nazionale e internazionale
della televisione, dell'audiovisivo e della creazione dei
contenuti per i canali multimediali. 1200 le ore di lezione
previste, di cui una parte cospicua viene fruita a distanza via
Internet. Alla fine del corso viene rilasciato un attestato
regionale di qualifica post-diploma, che ha valore di credito
formativo, al fine di favorire il possibile passaggio dei
neo-diplomati ai corsi universitari. Significativo il circuito di
collaborazioni di Enti e istituzione che ha promosso l'iniziativa.
MAGICA (il Master Europeo in Gestione d'Impresa Cinematografica e
Audiovisiva), il consorzio ELIS
oltre ad aziende del livello di Mediaset, Lux Vide, Sony, Stream,
oltre alle Università di Roma III e di Udine. Per gli allievi,
che hanno trascorso un periodo di stage presso le aziende partners
del Consorzio, si aprono dunque prospettive sicuramente
interessanti in uno dei settori più affascinanti della new
economy.
Il corso Telecomunicazioni,
Multimedialità e Reti è strutturato su quattro semestri
(Base, Intermedio,Avanzato e Specialistico) per un totale di 2400
ore di cui 800 di stage (320 di orientamento al lavoro e 480 di
pre-inserimento in azienda) in Italia e all'Estero. Promosso dalla
Scuola di Formazione Superiore ELIS,
dal Politecnico di Milano, dall'Università Campus Bio-Medico di
Roma, dal CONSEL (Consorzio ELIS per la Formazione Superiore),
dagli Istituti ITIS A. Meucci, ITIS A. Einstein , IPSIA C.
Cattaneo di Roma e da Assolombarda, è un esempio qualificato di
sinergia di azienda, scuole e territorio. La partecipazione di
colossi come la CISCO è volta in particolare ad assicurare
quell'apporto di conoscenza e di know-how, di cui per primi gli
insegnanti devono oggi impossessarsi, per poi trasferire i
contenuti del "nuovo sapere" agli studenti. Ma
l'esperienza dell'ITIS non si ferma a questo primo biennio di
lavoro. Sono stati già presentati, insieme all'ELIS progetti per
dei nuovi corsi sull'Ingegneria della manutenzione, sulla gestione
delle Reti e sulla terza generazione di telefonini UMTS. Lo scopo
è quello di poter assistere non solo le aziende della new economy,
ma anche chi opera nel campo della meccanica, dell'elettronica e
dell'elettrotecnica, per cui diventa un valore aggiunto la
corretta gestione di apparati molto sofisticati e complessi.
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