Mondoscuola


C'era una volta il "dindarolo"

Negli Stati Uniti si celebra la giornata per educare i ragazzi al risparmio. Anche Internet insegna ai giovani a mettere da parte i soldi e agli adulti a dare l'esempio


di Georgia Garritano

Negli Stati Uniti "si risparmia in percentuale meno che ai tempi della Grande Depressione e gli studi dimostrano che i ragazzi non apprendono il valore del risparmio né a casa né a scuola". La denuncia è di John Pothoven, presidente dell'American bankers association education foundation, la fondazione educativa dell'associazione bancaria americana.

Forse, però, oggi la nuova generazione imparerà qualcosa su come fare economia. Oggi, infatti, 24 aprile, si celebra la quinta edizione del National teach children to save day, una giornata in cui molti professionisti del settore bancario si dedicheranno a insegnare agli studenti delle elementari e delle media le virtù del risparmio.

Se, in una società consumistica come quella statunitense, l'impresa si prospetta ardua, un aiuto può venire dal gioco e dalle nuove tecnologie. Il sito dell'Associazione delle banche americane ha sviluppato, infatti, un'ampia sezione dedicata a questa iniziativa in cui vengono forniti suggerimenti non solo per i ragazzi ma anche per le loro famiglie e gli insegnanti. Come si può trasmettere, infatti, il senso del risparmio se si hanno le mani bucate? Grazie a un test online i genitori potranno verificare la propria propensione a spendere: gli adulti che totalizzano meno di sei punti difficilmente riusciranno a insegnare ai loro figli a essere economi. Per chi, invece, ha solo bisogno di un po' d'aiuto per tenere sotto controllo le proprie risorse, non mancano i consigli e le attività utili a realizzare questo obiettivo.

Curare una collezione, visitare una banca insieme coi propri genitori, discutere insieme le spese di casa, sono alcuni dei suggerimenti forniti. E poi, naturalmente, navigare in Internet tra i numerosi siti che aiutano a prendere confidenza con la gestione del denaro. Tra i tanti indirizzi disponibili sull'argomento l'Aba ne raccomanda alcuni.

I più piccoli, ad esempio, dalla "Fabbrica dei soldi" Moneyfactory possono accedere alla Money Central Station, uno spazio riservato ai giovanissimi navigatori che, attraverso percorsi di gioco differenziati in base all'età (dai cinque agli otto anni o dai nove ai dodici), permette loro di rendersi conto della differenza tra i vari tagli delle monete e delle banconote, osservarne i dettagli, conoscerne la storia.
The Jump$tart coalition for personal financial literacy, invece, è destinato principalmente ai "giovani adulti" e cerca soprattutto di educarli a valutare le risorse necessarie alla realizzazione dei propri obiettivi. Mediante un questionario online, ad esempio, si può individuare qual è lo stile di vita che si desidera e quanto occorre guadagnare per poterselo permettere. Vengono, inoltre, indicate le retribuzioni medie secondo i titoli di studio.
Allowancenet si rivolge ai ragazzi dai 6 ai 14 anni e ai loro genitori e promuove un dialogo aperto nelle famiglie anche sul tema dei soldi. Il sito propone un esperimento per motivare i giovani a dare un contributo nei lavori di casa e incentivarli ad essere responsabili. In una lista sono indicati i lavori domestici e le loro scadenze, quotidiane, settimanali o mensili: ogni compito eseguito viene depennato (i genitori devono confermare) e dà diritto ai ragazzi ad accumulare un credito da spendere online.

La necessità del coinvolgimento di tutta la famiglia nell'esercizio al risparmio è sicuramente il concetto che ricorre di più. Un'indagine statistica pubblicata sul sito dell'Aba segnala, infatti, che per il 94 per cento dei minori sono i genitori la prima fonte di informazione economica e finanziaria. Ma sulla qualità di questa informazione i dati sono contraddittori: la maggior parte dei padri e delle madri ritiene di saperne abbastanza in materia e di aver dato ai ragazzi spiegazioni adeguate. Tuttavia, come sottolinea il presidente Pothoven, "gli americani spendono più di 9,99 dollari per ogni 10 dollari guadagnati": praticamente non risparmiano, letteralmente, neanche un centesimo.
Che la giornata per educare i bambini al risparmio si trasformi, dunque, complici i quiz e i giochi online, in un giornata per educare i genitori!