Ambiti di applicazione;
tipologia territoriale e naturalistica; produzioni tipiche; qualità e
potenziale della ricettività; qualificazione e competenze degli
operatori; sfruttamento delle risorse; presenza di infrastrutture
compatibili; i Quindici hanno tempo fino alla fine di settembre per
inviare alla Commissione europea le loro ipotesi sui criteri per
l'adozione comunitaria di una "ecolabel" del turismo
sostenibile. Che secondo la commissione potrebbe già vedere la luce
nel giro di tre anni. La nostra Agenzia Nazionale per l'Ambiente è
già al lavoro per rispondere adeguatamente alla richiesta europea: e'
infatti già avviato lo "Studio nazionale per l'applicazione del
marchio di qualità ambientale nel settore del turismo", che
dovrebbe definire requisiti, standard e modalità di adozione e
fattibilità per un marchio di qualità ambientale del nostro turismo,
grazie alla collaborazione con i ministeri competenti, ma anche con
gli assessorati regionali e comunali, gli enti territoriali e gli
organismi della ricerca. (Ansa) |