Un documento su
''Etica nella comunicazione'' sarà pubblicato a giugno dal
Pontificio consiglio per le comunicazioni sociali. Lo ha
annunciato ieri il suo presidente monsignor John Patrick Foley
che ne ha anticipato il principio chiave: ''La persona e la
comunità umana sono il fine e la misura dell'uso dei media di
comunicazione sociale. La comunicazione dovrebbe essere fatta
per le persone e per il loro sviluppo integrale''. Monsignor
Foley si è così espresso in occasione del convegno "Quale
etica per i media?", promosso dall'ambasciata di Francia
presso la Santa Sede e dal centro culturale S. Luigi dei
francesi. Nel corso dell'incontro don Giuseppe Costa, della Pontificia
Università Salesiana, ha aggiornato sullo sviluppo di
Internet e sui suoi riflessi commerciali. "Secondo l'ultima
indagine dell'Eito (European information tecnology observatory)
alla fine del 1999 erano quasi 176 milioni gli utenti effettivi
della rete nel mondo". Bruno Frappat, direttore del
quotidiano cattolico francese '"La Croix", a partire
dalla sua esperienza concreta ha delineato negli scenari futuri
dell'informazione per il giornalista il ruolo di "attivo e
critico mediatore" rispetto ai propri valori, alle esigenze
degli utenti e alle dinamiche proprie di un mercato
dell'informazione in continua ed inarrestabile trasformazione. (Ansa) |