Cercare lavoro via Internet diventerà una pratica
sempre più diffusa anche in Europa. Entro l'estate del 2000, infatti,
l'Unione Europea metterà in rete "jobseekers database", una
banca dati per le offerte di lavoro. Decolla intanto la rete Eures,
costituita da 17 amministrazioni europee del lavoro che ogni anno
gestiscono circa 500 mila richieste e 50 mila aziende. Si calcola che
nel 1998 27 mila persone hanno trovato lavoro grazie a Eures. Tuttavia
mentre il 90 per cento degli inoccupati americani utilizza la rete per
consultare le offerte di lavoro, in Europa soltanto il 10 per cento dei
senza lavoro si rivolge al Web.
"Nella classifica delle azioni da
intraprendere per trovare un'occupazione la maggior parte degli studenti
pone solo al nono posto la ricerca su Internet", afferma il
portavoce dell'Unione degli studenti tedeschi (Dsw) di Bonn. Le aziende
infatti continuano a preferire i giornali per pubblicare le loro
inserzioni. Eppure il costo delle offerte di lavoro on line è
decisamente inferiore rispetto alla stampa di circa il 90 per cento.
Secondo il portavoce dell'Associazione nazionale degli editori di
giornali, con sede a Bonn, l'equivalente dell'italiana Fieg, "il
pericolo è costituito dal continuo aumento dei siti che si occupano di
offerte di lavoro. Questo comporterà una drastica riduzione delle
entrate provenienti dalla pubblicità commerciale". (Adn
Kronos) |