Il primo atleta
olimpico vestito d'azzurro si chiamava Carlo Airoldi, veniva da
Origgio, un piccolo centro in provincia di Varese, e nel 1896 si recò
a piedi ad Atene per partecipare alla maratona, ma fu squalificato con
l'accusa di professionismo. Alla sua vita avventurosa, iniziata nel
retrobottega della ferramenta paterna e proseguita tra gare di braccio
di ferro e sfide di corsa contro i cavalli, il sito Datasport
dedica uno speciale in tre puntate, diviso tra le cronache dell'epoca
e il racconto dei suoi discendenti. Nella prima puntata dello speciale
Datasport ricostruisce la leggendaria impresa sostenuta da Airoldi nel
1895, quando partecipò alla sfiancante maratona
Torino-Parigi-Barcellona e, in maglia tricolore, tagliò il traguardo
portando in spalla il francese Louis Ortegue, stramazzato a poche
centinaia di metri dall' arrivo. La leggenda narra che tagliato il
filo dell'arrivo, Airoldi scaricò Orthgue davanti al palco della
giuria, urlando: "Io sono il primo e questo che ho sulle spalle
è il secondo!". Commossi, gli organizzatori, oltre alla coppa,
gli donarono anche un premio in denaro, messo a disposizione dal
Municipio di Barcellona. (Ansa) |