Roma, 22  maggio 2000
ore 10:00

Web a forma di cravatta a farfalla

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"L'immagine classica del Web, una struttura a ragnatela per cui da qualunque punto si inizia la navigazione è possibile attraversare rapidamente tutta la rete, non è del tutto esatta. Qualcosa è cambiato". È quanto sostiene il vicepresidente del settore ricerca di Altavista,  Andrei Broder, autore di uno studio, promosso anche da Compaq e Ibm, da cui emerge che la mappa del cyberspazio somiglia a una cravatta a farfalla, segnata da confini che rendono difficile o addirittura impossibile la navigazione da un punto all'altro. Lo studio si basa sull'analisi di oltre 1,5 miliardi di link su più di 200 milioni di pagine web. La "cravatta" è formata da tre strutture, il nodo e i due fiocchi, e da una quarta più piccola regione di pagine che non sono connesse al modello centrale, la cravatta a farfalla. Al centro c'è il nodo, il cuore della rete, una struttura interconnessa navigabile passando da un link all'altro. Il fiocco a sinistra consiste in pagine di "origine" da cui gli utenti possono raggiungere il nodo, ma a cui non si può arrivare dal nodo. Si tratta di nuove o oscure pagine web che non hanno ancora attratto l'attenzione della comunità dei naviganti (proprio perché nessun link del cuore porta a loro ) o che sono linkabili solo da altre pagine della stessa area. Il fiocco di destra consiste in pagine "terminali" attivabili dal cuore ma che non contengono link ad esso diretti. "Si tratta di siti commerciali - spiega Broder - che non hanno interesse a tornare al cuore". La regione finale è quella delle pagine non connesse alla cravatta. Sono collegate alle pagine di origine o di termine ma esterne al nodo. Colpiscono anche le misure delle diverse aree. Il nodo occupa un terzo del totale, i fiocchi un quarto e le pagine disconnesse un quinto. "Continueremo la ricerca - conclude Broder - per capire e seguire l'evoluzione del web. Vedremo se rimarrà una cravatta a farfalla o se assumerà delle forme diverse". (Infotoday)

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