Presso il Centro Congressi di via Salaria a Roma è in corso il
Convegno internazionale Bioetica: questioni di giustizia, promosso dalla
Presidenza della Facoltà
di Sociologia dell'Università
'La Sapienza' di Roma e ideato e organizzato da Fabio Bacchini,
sociologo della scienza presso l'Università
di Siena. "Le nuove biotecnologie - si legge nel comunicato di
presentazione - che fino a poco tempo fa appartenevano al regno del
futuro, sono già arrivate. E' possibile fare trapianti con tecniche
sempre più sofisticate; operare la fecondazione in vitro; intervenire
sul corredo genetico per modificare alcune caratteristiche
dell'embrione; clonare; tenere in vita molto a lungo persone ormai
condannate a morire". Il convegno, iniziato ieri, oggi prevede, tra
gli altri, l'intervento di John Harris dell'Institute of Medicine, Law
and Bioethics dell'Università di Manchester. Harris affronterà il tema
della clonazione, sostenendo una tesi controversa e affascinante: non
esistono buone ragioni per opporsi all'uso della clonazione nella
riproduzione umana. Una tesi destinata a suscitare scalpore, se si pensa
alle polemiche attuali sui presunti esperimenti di clonazione umana, sul
modello della pecora Dolly, e della scimmia Tetra. Atteso questo
pomeriggio anche l'intervento di Stefano Rodotà, Garante per la
Protezione dei Dati Personali, che tratterà il tema del rapporto tra
biotecnologie e discriminazione. (Com) |