Se Fido si perde
lo rintracceremo su Internet grazie a uno speciale microchip. In
Italia sono già più di 30 mila i cani dotati di questa
speciale "carta d'identità elettronica" che serve a
rintracciare il legittimo proprietario in caso di smarrimento o
abbandono. Presto, grazie a un progetto di legge presentato da
Marco Taradash e da altri parlamentari, ci sarà una vera e
propria anagrafe canina su Internet, collegata al ministero
della Sanità e consultabile on line. Lo rivela "Il
Progresso Veterinario", organo ufficiale dell'Ordine dei
medici veterinari, spiegando che il microchip, insieme al
tatuaggio, è uno degli strumenti già indicati dalla legge del
'91 sull'anagrafe dei cani. Il "passaporto
elettronico" per il migliore amico dell'uomo è già
obbligatorio in Gran Bretagna, Svezia, Irlanda e Norvegia. In
Italia la regione a più alta densità di "quadrupedi
hi-tech" è il Friuli Venezia Giulia dove al 31 dicembre
risultavano ufficialmente registrati 15 mila esemplari e dove è
già stata appaltata la fornitura di ulteriori 120 mila chip.
Anche in Veneto entreranno presto in funzione 500 mila piastrine
elettroniche. Il costo è irrisorio: "bastano 7 mila lire
per mettere i cani al sicuro'' - spiegano i veterinari.
L'operazione di inserimento inoltre è molto semplice anche per
le razze di dimensioni ridotte; non è necessaria alcuna
anestesia e il sistema di identificazione mantiene la sua
efficacia per diversi anni: i microchip, infatti, sono dotati di
speciali "capsule anti-migrazione" che ne garantiscono
il fissaggio nel punto in cui sono stati impiantati. (Adnkronos) |