Internet può essere uno luogo per scambiare idee ma
anche per diffondere il razzismo. Questa preoccupazione è emersa dal
seminario sul tema organizzato dall'Onu a Ginevra. L'Alto commissario
delle Nazioni Unite
per i Diritti umani, Mary Robinson, ha criticato gli Stati Uniti per la
diffusione in rete, largamente tollerata, di materiale razzista.
Richiamandosi al Primo Emendamento della Costituzione americana, che
tutela la libertà di espressione, molti usano Internet per disseminare
l'odio razziale. Ogni Stato - ha proseguito Robinson - deve invece
garantire il rispetto dei diritti fondamentali riconosciuti dalla
Dichiarazione Universale. I dati resi noti al seminario sono allarmanti:
nel web esistono tra i 250 e i 400 gruppi, per la maggior parte
americani, favorevoli alla discriminazione razziale. Uno dei relatori,
l'esperto legale svizzero David Rosenthal, ha sostenuto la necessità di
imporre agli editori on line "ragionevoli restrizioni" sulla
natura dei contenuti. (Newsbytes) |