La rivista scientifica New
Scientist lancia l'allarme: i veterinari dell'Unione Europea hanno
deciso di allentare il controllo dell'immissione di droghe animali e di
antibiotici nell'ambiente. La decisione è stata presa dal Veterinary
International Cooperation on harmonisation di cui fanno parte
scienziati europei giapponesi e americani, che ha deciso di alzare il
limite di 7,5 grammi di composto per ettaro nelle fattorie a 75 grammi.
La rivista discolpa l'Agenzia
britannica per l'Ambiente che "non ha nessuna responsabilità
nella decisione" ma punta il dito contro la mancanza di ricerche in
Inghilterra sulla presenza di sostanze tossiche nell'ambiente a partire
dal 1980. Preoccupano gli effetti delle droghe sul terreno, sull'acqua e
sul bestiame. Oltre 10mila tonnellate di antibiotici sono usati ogni
anno nei paesi dell'Ue, e quasi la metà coinvolge animali. Inoltre,
alcuni terreni destinati all'assorbimento del letame contengono
quantità di un antibiotico fino a 40 volte il livello permesso.
L'associazione britannica di veterinari, invece, in un'intervista alla Bbc
News Online smentisce: "la decisione del Vich non minaccia
l'ambiente né porterà problemi". (Bbc) |