Una farfalla: è
questa l'immagine del Web che risulta da una ricerca di Altavista,
Compaq e Ibm.
Un gruppo di ricercatori ha tracciato una mappa della Rete
individuando quattro regioni distinte che costituiscono circa il
90 per cento del totale, e un 10 per cento invece completamente
isolato. Lo studio, presentato in contemporanea
all'International world wide conference di Amsterdam e alla
conferenza Acm Pods 2000 di Dallas, è il più ampio mai
realizzato sulla topografia di Internet. Il cuore del Web -
nonché il nucleo della farfalla - contiene circa un terzo di
tutti i siti mondiali tra i quali gli utenti possono navigare
facilmente tramite collegamenti ipertestuali. Un'ala della
farfalla contiene le pagine originarie (origination pages), che
formano circa un quarto della Rete e permettono ai navigatori di
raggiungere il nodo del papillon ma non di essere a loro volta
raggiunte da esso. L'altra ala della farfalla è invece
costituita dalle pagine finali (termination pages), che
costituiscono circa un altro quarto del Web e sono accessibili
dal nucleo centrale ma non consentono di tornare a esso. La
quarta ed ultima regione contiene pagine disconnesse, che
costituiscono circa il 22 per cento della Rete. Secondo gli
studiosi esistono, quindi, delle zone di separazione tra le
diverse regioni di Internet che rendono la navigazione
difficoltosa e, a volte, addirittura impossibile. Precedenti
studi ipotizzavano, invece, un alto livello di connettività.
Grazie a questa nuova spiegazione della struttura di Internet,
sarà possibile mettere a punto strategie più efficaci. Si
potrà migliorare il commercio elettronico, analizzare il
comportamento degli algoritmi che utilizzano le informazioni dei
link, costruire modelli matematici per la Rete e fare previsioni
e stime sulla sua evoluzione. (ANSA) |