Potrebbe essere la
Francia ad avere il primo Governo 'on-line' del mondo: e' quanto
emerge da un rapporto realizzato dall'amministrazione Blair, che
sottolinea inoltre i passi avanti fatti dall'Italia su questo fronte.
Lo studio - preparato in collaborazione con il gestore delle
telecomunicazioni d'Oltremanica British Telecom - sottolinea infatti
che Parigi ha promesso di fornire al pubblico l'accesso completo ai
servizi governativi entro la fine di quest'anno. Si tratta di un
obiettivo ambizioso, ma se verra' rispettato la Francia vincera' la
sfida del cyberspazio. Il documento non esprime giudizi sulle
politiche dei singoli Paesi in questo settore, ma il lavoro dei
ricercatori londinesi e' stato commentato oggi dagli analisti
informatici della societa' Kable, che lo ha pubblicato interamente
(150 pagine) sul sito Internet KableNET.com.
''Gli obiettivi previsti dall'Italia suggeriscono che Roma potrebbe
raggiungere la Finlandia - ha osservato il presidente di Kable,
William Heat -. E lo stesso discorso si puo' fare con la Gran Bretagna,
che e' indietro rispetto a Singapore''. Cio' che conta veramente, ha
comunque, indicato Heath, ''e' la migliore qualita' dei servizi
pubblici promessa dall''e-government'. Ma non sappiamo se l''e-government'
riuscira' a mantenere la promessa''. Il Governo italiano, si legge nel
rapporto, si e' ''impegnato a migliorare l'efficienza e l'efficacia
dei servizi pubblici''. E un numero crescente di cittadini uilizzera'
in futuro questi servizi via Internet. Lo studio indica infatti che
nella penisola l'accesso alla Rete stia aumentanto rapidamente: da un
tasso inferiore all'1% nel settembre '97, al 4% nel maggio '98, al 16%
nel marzo 2000. Un 'trend', questo favorito soprattutto dall'offerta
gratuita dei portali per l'abbonamento al servizio. Roma, si legge
inoltre nel rapporto, ha messo a punto un piano d'azione su questo
fronte che prevede investimenti per 1,3 miliardi di lire e gia' la
rete Intranet 'G-Net' collega tra loro 625 computer del Governo in 27
uffici. (Ansa) |