L'anno scorso i primi
'Schizzi' erano stati un breve saggio in una forma ancora
laboratoriale, ma gia' costruita su alcuni elementi simbolici di forte
intensita' drammatica. Oggi l''Otello' di Eimuntas Nekrosius ritorna a
Venezia, citta' dove e' nato in coproduzione con la Biennale, in una
versione quasi definitiva di quattro ore piene di spettacolo. Una
versione che anticipa la prima assoluta del prossimo marzo, sempre a
Venezia, ma che addensa quei frammenti in una nuova e potente
struttura drammaturgica, che riscrive, appunto, partendo da alcuni
elementi chiave, secondo la caratteristica ispirazione del registra
lituano, il tessuto originale e i temi universali dell'opera
shakespeariana. Sul palcoscenico del Teatro Piccolo Arsenale la scena
e' fatta di poche e povere cose, funzionali ad una rappresentazione
tutta giocata sull'essenzialita': alcune vele sospese che si sciolgono
trasformandosi in amache, un piccolo pianoforte su un lato (sorgente
di caratteristici e reiterati temi musicali), strani gusci di legno
che faranno all'occorrenza da navi o da utensili, taniche di plastica
affidate ad alcuni marinai-ciurma per produrre lo sciabordio delle
onde marine. Ed e' proprio l'acqua l'elemento che da' il via alla
rappresentazione. I sovratitoli nello schermo fanno elegantemente da
contrappunto al registro narrativo scenico dando all'opera un'aura di
multimedialita' e rinnovando cosi' il testo shakespeariano attraverso
nuove modalita' sceniche e di comunicazione del testo teatrale. (Ansa) |