Roma, 12 luglio 2000
ore 14:30

Teatro multimediale. L'Otello visto da Nekrosius a Venezia

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L'anno scorso i primi 'Schizzi' erano stati un breve saggio in una forma ancora laboratoriale, ma gia' costruita su alcuni elementi simbolici di forte intensita' drammatica. Oggi l''Otello' di Eimuntas Nekrosius ritorna a Venezia, citta' dove e' nato in coproduzione con la Biennale, in una versione quasi definitiva di quattro ore piene di spettacolo. Una versione che anticipa la prima assoluta del prossimo marzo, sempre a Venezia, ma che addensa quei frammenti in una nuova e potente struttura drammaturgica, che riscrive, appunto, partendo da alcuni elementi chiave, secondo la caratteristica ispirazione del registra lituano, il tessuto originale e i temi universali dell'opera shakespeariana. Sul palcoscenico del Teatro Piccolo Arsenale la scena e' fatta di poche e povere cose, funzionali ad una rappresentazione tutta giocata sull'essenzialita': alcune vele sospese che si sciolgono trasformandosi in amache, un piccolo pianoforte su un lato (sorgente di caratteristici e reiterati temi musicali), strani gusci di legno che faranno all'occorrenza da navi o da utensili, taniche di plastica affidate ad alcuni marinai-ciurma per produrre lo sciabordio delle onde marine. Ed e' proprio l'acqua l'elemento che da' il via alla rappresentazione. I sovratitoli nello schermo fanno elegantemente da contrappunto al registro narrativo scenico dando all'opera un'aura di multimedialita' e rinnovando cosi' il testo shakespeariano attraverso nuove modalita' sceniche e di comunicazione del testo teatrale. (Ansa)

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