La nuova
edizione di Explorer, la versione 5.5, presto in commercio, non
risponde ai protocolli messi a punto dal W3
Consortium, il consorzio fondato dall'inventore del web Tim
Berners-Lee per promuovere lo sviluppo e l'interoperabilità
della rete. A lanciare l'accusa è la Web
standard project, un'associazione internazionale che
riunisce sviluppatori e utenti del web e opera anch'essa per
incentivare la standardizzazione dei programmi. Alcune
innovazioni, soprattutto in materia di fogli di stile, rendono
IE5.5 non conforme alle raccomandazioni del consorzio. La
conseguenza è che i siti ottimizzati per il browser Microsoft
saranno difficilmente consultabili con altri programmi di
navigazione Internet. Jeffrey Zeldman, leader del Web standard
project, si è detto sconcertato per "l'arroganza di
Microsoft" e per il comportamento "schizofrenico"
dell'azienda che, pur appartenedo al W3, non ne rispetta le
direttive. "Questo approccio si fa beffe del sogno di
'codificare una volta, leggere ovunque' che è alla base del
successo del web" - aggiunge Simon St.Laurent, membro del
comitato. (ZDNet) |