Il 54% dei giovani non
ha nessuna conoscenza del computer, il 37% non conosce nessuna lingua
straniera, il 65% non e' iscritto alle liste di collocamento, e solo
l'8% ad agenzie interinali. Sono questi alcuni dei dati più
preoccupanti della ricerca fatta in occasione di Euroaction 2000, una
settimana dedicata ai giovani e al lavoro. Dall'8 al 14 maggio, grazie
all'iniziativa patrocinata dai Ministeri delle comunicazioni, del
lavoro e della pubblica istruzione, sono state raccolte 7731
telefonate e altrettanti contatti Internet con il sito della
manifestazione, di chi era interessato al tema del lavoro proposto da
Euroaction e di cui si è parlato soprattutto su Rai-Radiouno e Radio
101. Si scopre anche che il 72% aspira ancora al lavoro a tempo pieno
ma solo il 5% vorrebbe lavorare nel proprio comune mentre il 37% si
accontenta di rimanere in Italia e il 27% non avrebbe problemi a
trasferirsi all'estero. Con la ricerca si scopre inoltre che a
chiamare o a cliccare su Internet sono soprattutto maschi (54%), e chi
si interessa ai temi del lavoro e' in maggioranza in età compresa tra
i 21 e i 30 anni (57%). Le telefonate sono arrivate da tutta Italia
mentre a scegliere la rete sono i ragazzi del nord e del centro e in
ogni caso il 50% di coloro che chiamano sono disoccupati, mentre il
17% e' di studenti. Il livello di istruzione e' medio alto: 54% di
diplomati, 32% di laureati, ma rimane un 10% circa con la licenza
media. Il sociologo Mario Morcellini ha presentato la ricerca oggi al
Ministero delle Comunicazioni insieme al sottosegretario Vincenzo
Vita, a Claudio Sorrentino di Euroaction, Paolo Ruffini direttore del
Giornale radio rai, Marco Minelli di Radio 101 e Luca Prina di Banca
Intesa, sponsor dell'iniziativa. Euroaction e' un network europeo - ha
detto Vita - che ogni anno mette giovani e meno giovani in cerca di
lavoro a contatto con il mondo dei media. Il tema del lavoro e' troppo
importante perché l'iniziativa non diventi stabile''.(Ansa) |