Un milione e
seicentomila posti di lavoro in più, quest'anno, nel settore
delle nuove tecnologie. Lo prevede una ricerca condotta
dall'Associazione di tecnologia e informazione americana, Itaa,
resa nota oggi. Lo studio ha coinvolto, via telefono, i manager
di 700 compagnie americane, 200 specializzate nella produzione
di computer e 500 nel business on line. Escluse invece le
piccole imprese, quelle che impiegano meno di 50 lavoratori, e
le associazioni governative e no-profit. Secondo l'Itaa, la
figura più richiesta dalle aziende è il tecnico, seguita da
esperti di database, amministratori di rete, programmatori,
operatori di software, grafici e gestori di siti Internet. E in
testa alla classifica di chi offre maggiori opportunità di
impiego c'è la regione del Midwest, che ricoprire il 35 per
cento della richiesta di occupazione complessiva, seguita dagli
stati dell'Ovest, dal sud e dal nordest. Ma il problema, secondo
l'Itaa, è riuscire a trovare persone in grado di ricoprire le
figure richieste. Le aziende temono di non riuscire a coprire
oltre la metà dei posti richiesti, circa 843mila posti, e
chiedono al Congresso di facilitare il trasferimento negli Stati
Uniti di lavoratori stranieri dotati delle competenze necessarie
per lavorare nel settore hi-tech. Alcuni membri del Congresso si
sono opposti e hanno chiesto alle imprese di indirizzare più
risorse alla formazione dei cittadini americani, per non lasciar
sfumare le nuove possibilità di occupazione. Tra i membri Itaa
che hanno contribuito a finanziare lo studio, la Microsoft,
Cisco Systems e Oracle Corp. (A.P.) |