Roma, 10 aprile 2000
ore 09:15

Usa, più lavoro nell'hi-tech

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Un milione e seicentomila posti di lavoro in più, quest'anno, nel settore delle nuove tecnologie. Lo prevede una ricerca condotta dall'Associazione di tecnologia e informazione americana, Itaa, resa nota oggi. Lo studio ha coinvolto, via telefono, i manager di 700 compagnie americane, 200 specializzate nella produzione di computer e 500 nel business on line. Escluse invece le piccole imprese, quelle che impiegano meno di 50 lavoratori, e le associazioni governative e no-profit. Secondo l'Itaa, la figura più richiesta dalle aziende è il tecnico, seguita da esperti di database, amministratori di rete, programmatori, operatori di software, grafici e gestori di siti Internet. E in testa alla classifica di chi offre maggiori opportunità di impiego c'è la regione del Midwest, che ricoprire il 35 per cento della richiesta di occupazione complessiva, seguita dagli stati dell'Ovest, dal sud e dal nordest. Ma il problema, secondo l'Itaa, è riuscire a trovare persone in grado di ricoprire le figure richieste. Le aziende temono di non riuscire a coprire oltre la metà dei posti richiesti, circa 843mila posti, e chiedono al Congresso di facilitare il trasferimento negli Stati Uniti di lavoratori stranieri dotati delle competenze necessarie per lavorare nel settore hi-tech. Alcuni membri del Congresso si sono opposti e hanno chiesto alle imprese di indirizzare più risorse alla formazione dei cittadini americani, per non lasciar sfumare le nuove possibilità di occupazione. Tra i membri Itaa che hanno contribuito a finanziare lo studio, la Microsoft, Cisco Systems e Oracle Corp. (A.P.)

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