Roma, 10 febbraio 2000

Tasse sulla rete: arriva una proposta

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Divieto permanente di tassare l'accesso alla rete, tagli del 3 per cento sulle tasse federali imposte alle aziende di telecomunicazioni, abolizione delle tasse sulle vendite di libri e dischi sia tramite Internet che in libreria, in cambio al diritto per i governi locali di imporre tasse sul commercio elettronico. È questa in sintesi la proposta avanzata dai giganti dell'e-commerce e dell'informazione membri della Commissione federale sul commercio elettronico Usa (), incaricata di regolamentare la scottante materia di come tassare le transazioni effettuate su Internet. Charles Schwab, America Online, Mci Worldcom, Att, Time Warner e Gateway hanno invocato semplificazione e snellimento delle procedure di tassazione mentre i governi locali, preoccupati per il calo delle entrate dei negozi tradizionali di fronte alla concorrenza degli shop virtuali, chiedono di poter imporre dei vincoli. In base ad una decisione della Corte Suprema degli Stati Uniti, i governi infatti non possono tassare vendite operate al di fuori dei loro confini, ad eccezione del caso in cui l'azienda in questione abbia una sede legale all'interno dello Stato di chi acquista. (Idg)

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